Treviso, è morto Luigi Pasqualon, storico segretario della Confesercenti
L’uomo che per decenni ha seguito le problematiche di tutti i mercati ambulanti della Marca, a partire da quello di Treviso, è morto a 92 anni
Mattia Toffoletto
Luigi "Gigi" Pasqualon
Grave lutto nel mondo del commercio trevigiano: è morto a 92 anni Luigi “Gigi” Pasqualon, socio fondatore a metà anni Settanta e storico segretario della Confesercenti per un trentennio, poi presidente onorario.
Pasqualon, che abitava in zona Sant’Angelo a Treviso, è l’uomo che per decenni ha seguito le problematiche di tutti i mercati ambulanti della Marca, a partire da quelli del capoluogo. Nel corso della carriera aveva rappresentato anche la categoria dei benziani.
Volto notissimo in centro città, è intervenuto su tutte le principali questioni riguardanti il commercio in centro storico.
Come ambulante, ha gestito per almeno vent’anni il chiosco di piazzetta Monte di Pietà che vendeva borse e cappelli. In precedenza aveva frequentato i mercati di Treviso e Belluno con bancarelle di pelletteria. E’ stato tra gli ideatori dei mercatini dell’usato di Borgo Cavour e dell’iniziativa “Moda al chiaro di luna” in Piazza dei Signori.
Il direttore di Confesercenti Treviso, Gianni Taffarello, lo ricorda commosso: «Era un gran signore, un uomo sensibile e preparato nel lavoro. Era riuscito a interagire con i Comuni in modo efficace creando sinergia tra operatori e amministrazioni».
Tra i messaggi di cordoglio arrivati, quello di Confcommercio: «Lo ricordiamo come una persona semplice e perbene, che ha sempre colto il significato della rappresentanza. Ha saputo interagire con le altre associazioni di categoria e ha sicuramente dato forza e voce alla micro e piccola impresa».
L’ultimo intervento pubblico risale a pochi anni fa, nel 2017, ai tempi della discussione sulle barriere anti terrorismo all’ingresso dei mercati. Ancora una volta, Pasqualon era intervenuto per difendere la sua categoria: «Siamo contrari alla penalizzazione degli ambulanti che, in certe sagre, vengono fatti sloggiare per motivi di sicurezza invece che semplicemente spostati. Diverso il caso, ovviamente, della messa in sicurezza del mercato senza danni per il medesimo. Ma vorremmo dire la nostra, decidere insieme al Comune il da farsi. Anche perché ci sono diverse vie di accesso, al mercato: il Comune inizi a mettere le fioriere nella situazioni più semplici, per le più complesse accetti il nostro contributo, dato che i nostri associati sono lì, ogni martedì e sabato, e sanno di cosa si sta parlando».
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