Farra di Soligo, presentato il nuovo Bon Bozzolla da 12 milioni
Il presidente Zaia annuncia il taglio dell’Irap per le Rsa: la struttura di Soligo avrà uno “sconto” di ottantamila euro l’anno

Il taglio del nastro del nuovo Bon Bozzolla
Il Bon Bozzolla? Il resort delle Rsa. La definizione è del presidente Luca Zaia. Così, almeno, per il nuovo padiglione inaugurato oggi. Gi anziani si affacciano sulla terrazza di vetro e possono apprezzare le colline dell’Unesco, i vigneti del Prosecco. Ben 3.020 i mq di ampliamento e 4.880 i mq di superficie ristrutturata per un cantiere, finanziato con 12 milioni di euro di investimento, che ha rigenerato una superficie complessiva di quasi 9mila mq. Questi i numeri del Centro di servizi di Farra di Soligo dotato di 120 posti letto totali e 60 posti auto a disposizione di visitatori e personale.
«Siamo di fronte ad una struttura che potrebbe essere degna di una grande città, di una realtà metropolitana. Siamo invece in un piccolo comune della zona Unesco delle Colline del Prosecco. Sarà un ottimo servizio per il quale siamo grati agli amministratori, al personale e a tutti i volontari ma sarà anche un modello replicabile a livello regionale e non solo, considerato che le buone pratiche qui sono state messe in campo fino in fondo. Un modello come struttura ma anche di amore per la comunità e il territorio» ha detto Zaia.

Un'altra immagine della struttura inaugurata stamattina
Al taglio del nastro della nuova struttura – benedetta dal vescovo Corrado Pizziolo – Zaia ha annunciato che alle Rsa, il prossimo anno, verrà abbonata l’Irap. Che nel caso del Bon Bozzola significano 80 mila euro di risparmio. Anzi, il presidente ha pure anticipato che d’ora in avanti la Regione stopperà altri flussi di spesa per aumentare le risorse nei servizi sociali, considerata la drammaticità delle condizioni di tante famiglie. Il parterre dell’inaugurazione era autorevole: Isabella Paladin, presidente del Bon Bozzolla, Eddi Frezza, il direttore, Mattia Perencin, sindaco del Comune di Farra di Soligo, numerosi altri sindaci, parlamentari, consiglieri regionali, presidenti di Rsa, direttori generali delle Ulss.
Non mancava, ovviamente, una presenza degli anziani ospiti, nonché dei bambini della scuola materna. Il salone principale è stato intitolato a monsignor Mansueto Viezzer, cappellano dell’ex ospedale Bon Bozzolla e stimato musicista e compositore. Era il 19 gennaio 2019, quando – con la posa della prima pietra – iniziarono i lavori di ampliamento e ristrutturazione dell’edificio preesistente. Il primo stralcio vede la sua conclusione a novembre 2020 e a dicembre vengono trasferiti quasi tutti gli ospiti. A sostegno di questa importante opera al servizio della comunità, l’ente ottiene un importante finanziamento a rimborso capitale da parte della Regione del Veneto. Infine, a marzo del 2021 prende avvio il secondo stralcio dei lavori.
«Per noi oggi inizia il futuro – le parole della presidente Paladin –. Una ripartenza che segna il rinnovamento della mission dell’Ente. Affronteremo questo nuovo percorso come sempre con tenacia, organizzazione e passione, nella certezza che, con la collaborazione e la fiducia delle famiglie e del territorio e con l’impegno di dipendenti e collaboratori, scriveremo insieme un nuovo capitolo per il Bon Bozzolla». «Un lavoro duro e certosino – così il direttore Frezza –, partito dall’accordo di programma e concluso oggi con l’inaugurazione ufficiale aperta a tutta la comunità»
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