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Treviso, l’Usl 2 distrugge 800 vaccini scaduti. Due offerte per il maxi hub a Treviso

Il 12 settembre si parte con le dosi aggiornate contro Omicron. Nuova sede al posto dell’ex Maber: decisione in settimana

Andrea De Polo
1 minuto di lettura

Il centro vaccinale dell'ex Maber a Treviso

 

TREVISO. Migliaia di dosi di vaccino rischiano di restare (per sempre) in frigo. Sono arrivate le nuove fiale aggiornate contro Omicron 1, che saranno utilizzate da stamattina nell’Ulss 2, e presto - metà settembre - dovrebbero arrivare anche quelle di Pfizer tarate sulla sotto-variante 5, ma in questo modo i vaccini già conservati nell’azienda sanitaria trevigiana rischiano di rimanere inutilizzati.

Migliaia e migliaia di fiale saranno restituite alla Regione per poi essere ridistribuite secondo logiche nazionali, o saranno semplicemente distrutte, nel caso fossero già scadute. Sono stati ottocento, finora, i vaccini dell’Ulss 2 scaduti e spediti all’inceneritore, una quantità tutto sommato modesta all’interno di una campagna vaccinale da milioni di dosi.

Sullo sfondo, la ricerca per il nuovo maxi hub che sostituirà l’ex Maber: sono arrivate due offerte, entrambe in Comune di Treviso (tra le quali non c’è l’ex Pagnossin), questa settimana si deciderà. vaccini inutilizzati Da stamattina, quindi, saranno inoculate le prime 12 mila dosi che proteggono anche da Omicron 1 (e che garantiscono una protezione contro le forme gravi anche dai successivi ceppi di Omicron).

«Le dosi inutilizzate, finora, sono state restituite alla Regione e poi alla regia centrale del governo, che le ha distribuite ai Paesi in via di sviluppo» spiega il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi. «Per quanto riguarda i vaccini scaduti, invece, ne abbiamo portati 800 all’incenerimento, per smaltirli».

LA CACCIA ALLA SEDE

Per il momento l’hub vaccinale di riferimento resterà quello di Villorba, allestito all’interno dell’ex Maber. Ma come annunciato nelle scorse settimane, il legittimo proprietario - Bruno Zago della Pro-Gest - ne ha rivendicato il legittimo utilizzo, chiedendo quindi all’azienda sanitaria di lasciare liberi gli spazi.

Non subito, ovviamente, ma quando avrà individuato una nuova sede. «Ci hanno mandato due offerte - spiega il dg Benazzi - entrambe all’interno del Comune di Treviso. Questa settimana apriremo le buste e poi procederemo con la valutazione e l’assegnazione. Dovrà essere una sede coperta, visto che andiamo verso l’inverno. Finché non avremo deciso, resteremo all’interno dell’ex Maber».

Il nuovo hub vaccinale non sarà l’ex Pagnossin lungo la Noalese, come sembrava in un primo momento: «Siamo in ritardo con i permessi del Comune per quanto riguarda i permessi» spiega il proprietario, Damaso Zanardo, «avremmo offerto un utilizzo gratuito dell’area, ma purtroppo non siamo abilitati».

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