In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Montebelluna, domenica ripartono i treni. Via Piave, sbarre giù 28 volte al giorno

Riprende la circolazione ferroviaria e rispuntano i problemi. Il sottopasso è ancora incompleto, prevedibili code e disagi

enzo favero
2 minuti di lettura

MONTEBELLUNA. Da domenica ricomincia a chiudersi il passaggio a livello di via Piave. E dell’apertura del sottopasso, che doveva servire ad evitarlo, ancora nessuna notizia. Tornano quindi le code delle auto lungo la provinciale, a qualche centinaio di metri dal centro storico, soprattutto da domani con la gente che va a lavorare e soprattutto le scuole che riaprono, lungo la provinciale, a qualche centinaio di metri dal centro storico.

Quel passaggio a livello si trova infatti lungo una delle arterie più importanti della città e tornerà ora a chiudersi 28 volte nell’arco di una giornata: 14 volte per consentire il passaggio dei treni diretti a Feltre, altrettante per l’arrivo da nord del treni a Montebelluna. Sarà un susseguirsi, ora dopo ora, di un abbassarsi e alzarsi delle sbarre dalle 6 del mattino fino alle 22.

Le sbarre sono state perennemente alzate per tre mesi, dal 13 giugno a ieri, perché c’erano lavori sulla massicciata ferroviaria funzionali alla futura elettrificazione della linea, ma in quei tre mesi i lavori sul sottopasso, anziché accelerare, sono fortemente rallentati e ad oggi ancora non si sa quando termineranno. «Non abbiamo notizie in merito», dice l’assessore ai Lavori pubblici di Montebelluna, Adriano Martignago, «è un’opera che non dipende da noi. Le ultime notizie che ci sono state date riguardavano un ritardo sulla fornitura dei materiali elettrici». A realizzarlo è infatti la Sis, trattandosi di opera compensativa della Pedemontana Veneta.

Insomma, ancora un punto interrogativo sull’apertura del sottopasso di via Piave, perché non ci sono da installare solo dei sistemi elettrici, ci sono da terminare le ultime finiture, ci sono da fare i collaudi, insomma non è ancora dietro l’angolo l’apertura del sottopasso di via Piave.

E pensare che nell’estate del 2021, quando il monolite era stato spinto sotto i binari, era stato detto che il sottopasso sarebbe stato pronto per la fine dell’anno, invece rischia di passare un anno in più prima che i veicoli possano evitare di fermarsi al passaggio a livello di via Piave. E quando non si fermeranno più perché pullman, furgoni, moto, bici, pedoni dovranno transitare tutti per il sottopasso, ci sarà da capire quali conseguenze avrà tale opera sulla viabilità.

Già sono stati preventivati dei problemi sia all’uscita su via Piave che in quella su piazza IV Novembre, ma dopo l’ultimo sopralluogo fatto da rappresentanti amministrativi e tecnici del Comune, rappresentanti della Sis e della Regione, è stato convenuto che eventuali questioni di interferenza saranno affrontate quando il sottopasso sarà aperto. Nel frattempo il Comune ha fatto eseguire alla Logit Engineering uno studio sui flussi di traffico per capire sulla carta cosa potrà avvenire poi nella realtà.

Quindi già domenica, ma soprattutto da domani, tornerà il “tappo” lungo la 248 Marosticana-Schiavonesca Priula, la principale arteria est-ovest che attraversa Montebelluna. E le sbarre torneranno a chiudersi anche in via Lauretana, anche nella bretella che collega Biadene alla Feltrina attraversate dai binari della Montebelluna-Feltre, pure in via Cal Trevisana, la strada che collega la provinciale 100 alla zona industriale della Feltrina, perché da oggi ripartono i treni anche sulla Montebelluna-Treviso: in questo caso 24 al giorno tra andata e ritorno. 

I commenti dei lettori