Casa&Cucina: Crema, dove la tradizione incontra il futuro
A Giavera il “tempio” di Valter, Sonia e della figlia Lina. «Innoviamo le radici montelliane»
Marina Grasso
La Cucina di Crema, Valter Crema con la moglie Sonia Vettorello e la figlia Lina
GIAVERA DEL MONTELLO. L ’eleganza di Sonia, la creatività di Valter, l’intraprendenza della loro figlia Lina: ha molte e complementari anime, il ristorante La Cucina di Crema di Giavera del Montello. Un’impresa familiare nata come piccola osteria e diventata un grande ristorante. Anzi: due, poiché la famiglia Crema ha portato il suo cognome anche a Lignano Sabbiadoro, con il ristorante estivo La terrazza di Crema.
Casa&Cucina, da Crema a Giavera del Montello il nuovo management di Lina
Spiega Lina, quarta generazione: «Sono nata qui e ho inizialmente orientato i miei studi su questa attività, frequentando l’alberghiero. Poi, però, mi sono laureata in Economia e ho anche lavorato per un anno in Olanda, fino ha quando ho sentito il richiamo di casa e, sette anni fa, sono rientrata. Contemporaneamente, abbiamo aperto il ristorante di Lignano al cui avvio mi sono molto dedicata, per poi concentrarmi sull’attività organizzativa dei due locali secondo le sempre più esigenti dinamiche del business».

La Cucina di Crema, lo staff del ristorante
Anche perché ad impegnarsi in sala e in cucina ci sono rispettivamente mamma Sonia e papà Valter, come sottolinea la stessa Lina: «Sono stati loro ad imprimere una grande evoluzione al ristorante, nato oltre un secolo fa grazie ai miei bisnonni, al quale mia nonna ha dato una cucina sempre più apprezzata e che, con la guida dei miei genitori, negli ultimi 30 anni si è notevolmente ampliato. E restano loro il principale riferimento, sia per lo staff sia per il pubblico: io mi sto dedicando all’organizzazione, che come in tutte le imprese deve sempre aggiornarsi, quindi sto anche apportando numerosi cambiamenti al management».
Casa&Cucina con Valter Crema: «La formazione di uno chef non finisce mai»
Se il linguaggio di Lina esprime il suo background di economista, quello di papà Valter è invece quello di uno chef appassionato: «Sono cresciuto, umanamente e professionalmente, accanto a mamma Elia, anche se ho studiato cucina all’istituto Maffioli di Castelfranco. Ma in realtà la mia formazione continua ancora oggi, accanto a tutti i miei colleghi, in primis ai miei collaboratori. Penso che nel nostro lavoro sia indispensabile crescere sempre, confrontarsi e scambiare idee: anche per questo sono legato a più reti, quella dei ristoranti del Montello o il progetto Intavolando, così come alla Federazione Italiana Cuochi. Sono presidente regionale del Veneto. E ho sempre accolto con grande entusiasmo gli inviti alle manifestazioni internazionali, credo molto nell’importanza delle relazioni anche per soddisfare la mia curiosità e alimentare la mia creatività».
E creativa, infatti, è la sua cucina «Ma non posso dimenticarmi da dove vengo e dove sono: il Montello e i suoi prodotti, così come la venezianità della nostra cultura territoriale sono sempre la base delle mie pietanze, anche se amo rivisitare la tradizione e dare ad antiche ricette un’estetica più contemporanea», ama precisare.

La Cucina di Crema, la facciata del ristorante
È di sua moglie Sonia il primo sorriso che gli ospiti incontrano entrando nella verdeggiante terrazza estiva, nella raccolta sala “salotto” o nell’ampia sala padronale con spettacolare orangerie e vista sul parco, dove «ogni dettaglio è studiato e anche continuamente variato secondo il mio gusto personale», afferma lei.
Casa&Cucina, Sonia Vettorello: «Alla Cucina di Crema siamo una grande famiglia»
«Mi piace variare le mise en place, mai convenzionali, anche secondo il mio umore», continua «Così come gli arredi sono diversi in ogni angolo per dare ambientazioni diverse a pranzi e cene, anche l’allestimento di ciascuno tavolo è diverso e ricercato, per offrire a tutti gli amici un’accoglienza personalizzata».
E precisa: «Sì, “amici” perché desidero sempre che tutti, sia chi viene a trovarci per la prima volta sia gli habitués, si sentano sempre a proprio agio. E questo non riguarda solo gli ospiti ma anche lo staff, che considero parte della famiglia anche perché numerosi collaboratori sono con noi da decenni. Sono tante le iniziative e le giornate che trascorriamo insieme al team creando un fondamentale affiatamento del gruppo: sono momenti che aumentano lo “stare bene” tra noi, che ci fanno lavorare meglio e che trasmettono questa armonia ai nostri ospiti. Valter ed io ci siamo sempre ritenuti parte di una squadra di persone che, lavorando, condividono molto del proprio tempo che desideriamo sia soddisfacente per tutti, anche per soddisfare al meglio i clienti. È anche questo che trasmettiamo a chi lavora con noi e soprattutto a Lina, con la quale siamo orgogliosi di condividere la nostra passione per questo mestiere, sicuramente impegnativo ma anche altrettanto meraviglioso».
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