Dai murales di Vallà nasce un nuovo distretto culturale
I cinque Comuni dell’Ipa della Castellana creano “Wallart”: «Rigenerazione e progetti condivisi per un’offerta unitaria che esalti le identità del territorio»
Davide Nordio
CASTELFRANCO. Un “fil rouge” culturale per l’Ipa (Intesa programmatica d'area) della Castellana: le amministrazioni di Castelfranco, Riese, Loria, Castello di Godego e Resana hanno dato l’ok al protocollo di intesa di “Wallart – Il distretto culturale evoluto della Castellana”.
Il nome richiama The Walla, l’iniziativa di rigenerazione culturale che ha visto la realizzazione di artistici murales a Vallà, di cui si è occupato anche il Tg1 di domenica scorsa per quanto riguardava la trascrizione integrale de “Le avventure di Pinocchio” di Collodi da parte di centinaia di volontari.
Ma il progetto dell’Ipa va oltre: «In questo caso - spiega Giulio Vinaccia, direttore artistico del progetto - Il “wall” del nome (muro in inglese, ndr) si riferisce alle mura di Castelfranco, emblema identitario di un territorio come la Castellana che parte da un proposta artistica fortissima: andiamo da Giorgione a Palladio, alle ville “minori” godigesi, ad un conservatorio di prim’ordine per la musica, alla fotografia con il laboratorio Omne , al teatro con Anagoor. E, da ultimo, la street art a Vallà. Partiamo da queste basi per elaborare una nuova proposta condivisa sul fronte culturale».
Il cammino è solo all’inizio: «In questa prima fase - continua Vinaccia - alcuni docenti universitari analizzeranno gli ambiti socio-economico, sociologico, storico-culturale e architettonico urbanistico del territorio e da qui prenderà il via una bozza progettuale, prima di avviare una start up e poi entrare nell’operativo».
La fase propedeutica si concluderà nell’inverno di quest’anno per poi cominciare a redarre un progetto da sviluppare nei sei Comuni dell’Ipa. «The Walla - specifica Vinaccia - è una intuizione che ha guardato alla street art, ma Wallart ha un respiro ben più ampio come distretto culturale: come per i distretti industriali, qui si tratta di far emergere le peculiarità e le vocazioni di un territorio: in quello industriale in chiave produttivo-economica, in quello culturale in chiave di eventi, arte, performance».
Durante la prossima riunione dell’Ipa che si terrà domani verrà approvato lo studio di fattibilità e si porranno le basi per le analisi preliminari. «Non sarà un lavoro semplice e neppure immediato - conclude Vinaccia - Ma è importante partire col piede giusto affinché il confronto sia efficace. Una cosa sarà fondamentale: che questo progetto sia sentito come “proprio” dai cittadini in modo trasversale e questo sarà possibile solo con il loro massimo coinvolgimento. Qualcosa che venga calato dall’alto potrà anche essere bello, ma senza la condivisione non avrà quel carattere “rivoluzionario” che fa la differenza”.
«"The Wallart - dice Matteo Guidolin, sindaco di Riese Pio X , Comune capofila del progetto - può diventare la piattaforma culturale su cui basare una visione d'area che faccia convivere da una parte le numerose realtà di qualità già presenti, dall'altra crei stimoli e influenze per lo sviluppo sociale del territorio».
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