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Vidor, dolore per la fine di “Issio”: «Buon viaggio, eri straordinario»

Forse già venerdì il funerale del 41enne Patrizio Tormena, morto in moto a Montebelluna. Si moltiplicano i ricordi di amici e conoscenti sui social network

ENZO FAVERO
2 minuti di lettura
Patrizio Tormena. Vidorese, aveva 41 anni 

VIDOR. Potrebbero svolgersi venerdì mattina, nella chiesa di Vidor, i funerali di Patrizio Tormena, il 41enne centauro schiantatosi domenica notte in via Montello a Montebelluna, contro il muraglione in pietre di sostegno del pendio. Dalla Procura della Repubblica di Treviso non è ancora arrivato il nulla osta per i funerali ma si ipotizza di poterli celebrare venerdì mattina. A dargli l'ultimo saluto arriveranno i tanti amici che aveva e che si stringeranno attorno al papà Bruno, pittore edile in pensione, alla mamma Anna Maria, al fratello Loris, alla cognata e ai due nipotini.

In chiesa a Vidor si ripeterà un rito che si è ripetuto troppe volte negli ultimi quattro mesi. Patrizio Tormena è infatti il quinto morto vidorese in incidenti stradali dallo scorso febbraio, una sequenza di sangue sulle strade che non ha avuto precedenti nel paese tra le colline del prosecco e il Piave.

Patrizio Tormena domenica, dopo essere stato fino a sera a Vidor, era poi andato con la sua Yamaha R1 a Montebelluna a incontrarsi con alcuni amici. Qualche chiacchiera in compagnia, poi verso l'una la partenza per tornare a casa perché al mattino doveva andare al lavoro, era infatti operaio in un mobilificio di Mosnigo del gruppo ZG. Stava percorrendo via Montello, la strada in saluta che porta a Biadene, quando è sbandato sulla destra ed è finito contro il muraglione, perdendo la vita.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) L’incidente in via Montello, si tratterebbe di una fuoriuscita autonoma. A perdere la vita un 41enne di Vidor.]]

Distrutti dal dolore i suoi famigliari, sconvolti e incapaci di accettare che "Issio" non ci sia più i suoi tantissimi amici, che sui social hanno voluto ricordare l'amico di tante serate, di tanti giri in moto, di tante feste.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Michele Beni, presidente della sezione trevigiana dell’Automobile Club d’Italia, è chiaro: «L’inesperienza legata alla velocità, pericolo per i giovani: c’è differenza tra pirata e pilota»]]

Sara Bonetto, al cui matrimonio con Daniele Gastaldon lui doveva fare da testimone, l'ha voluto ricordare con la canzone di J Ax "Se mi sposo", anche se non era tra i cantanti preferito dell'amico 41enne, aggiungendo queste parole: «Perché alla fine è proprio perfetta, perché se mi sposo non ci sarai, e quando nascerà mia figlia non ci giocherai. Buon viaggio amico».

Nei social gli amici hanno fatto un collage di foto e di video che ripercorrono i tanti momenti spensierati trascorsi assieme.

Era l'amico di tutti, sempre disponibile, come lo ricorda Jenny Granello: «Eri una persona che dava anche l'anima alle persone a cui voleva bene, un divertimento assicurato, non so quando riusciremo ad accettare tutto questo. L’hai combinata troppo grossa sta volta, eri sempre pronto ad aiutare gli altri quando ti chiamavano. Non si faceva in tempo a dirtelo che correvi subito, non importa quali impegni avessi, gli amici venivano prima. Tanti ricordi, tante cose insieme, lasci un vuoto troppo grande. Chissà se lo riusciremo mai a superare. Riposa in pace amico mio». 

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