Tragedia di Nîmes, le lacrime di Paolo: «Ho soccorso il mio amico Daniele, ma non è servito»
Vittorio Veneto. Il testimone ricostruisce l’incidente costato la vita al carozziere Daniele Casagrande, 48 anni: «Ero a 50 metri da lui. Non vi era alcun motivo perché succedesse quello che è avvenuto. È stata una disgrazia grandissima»
FRANCESCA GALLO
VITTORIO VENETO. Gli amici e la famiglia pregano per Simona Magagnin, perché possa riprendersi e superare questa difficile prova, dopo il terribile incidente stradale in moto avvenuto domenica mattina, poco distante da Nîmes, nel sud della Francia. Il sinistro è costato la vita al marito Daniele Casagrande, 48 anni, titolare della carrozzeria” Vittoria” di Vittorio Veneto.
LA MOGLIE ANCORA RICOVERATA
La 45enne si trova ricoverata all’ospedale di Caremeau, in Occitania, con il bacino rotto e altre fratture. Non è in pericolo di vita, ma è moralmente a pezzi perché sa che il suo Daniele, l’uomo con cui ha condiviso la vita e tanti viaggi in moto, non c’è più. Oggi Attilio, il fratello maggiore, accompagnato da un amico, raggiungerà la Francia per espletare le pratiche per il rientro della salma, prevista per i prossimi giorni. L’altro fratello Nicola, contitolare della carrozzeria di via Marinotti, continuerà a stare accanto alle due figlie Gloria e Alice, di 17 e 22 anni, rimaste orfane del papà e in attesa di poter riabbracciare la loro mamma.
Simona e Daniele erano partiti venerdì mattina con Paolo Pin e la moglie Martina per un viaggio sui Pirenei.
IL RIENTRO DEGLI AMICI
La coppia di amici rientrerà in Italia. In queste ore si stanno organizzando per riportare a casa la moto di Daniele e la loro.E proprio Paolo, l’amico che con la moglie viaggiava dietro la moto del carrozziere vittoriese, non riesce a trattenere le lacrime. «Ero a 50 metri da lui. Daniele l’ho soccorso io», dice tra i singhiozzi. «Non vi era alcun motivo perché succedesse quello che è avvenuto. È stata una disgrazia grandissima».
Daniele era in sella a una Royal Enfield, sul sellino posteriore sedeva la moglie Simona. L’incidente sulla strada che da Arles conduce a Nîmes, nel comune di Fourques, nella parte meridionale della Francia. Il centauro vittoriese procedeva tranquillo , quando il conducente di furgone, che si trovava davanti, ha messo la freccia, spostandosi verso il centro della carreggiata per svoltare a sinistra. La strada era ampia, dritta a doppia corsia.

LE INDAGINI DELLA POLIZIA
Casagrande l’ha centrato in pieno. La polizia francese non ha trovato tracce di frenata. Potrebbe essere stata una distrazione come anche un improvviso malore. Intanto non si ferma il cordoglio per la tragica scomparsa del 48 enne. Lo piangono i clienti, il gruppo del soft-air e i tanti amici. Come quelli che frequentavano il bar “La Nicchia ” ad Anzano, nella frazione di Cappella Maggiore.
ANZANO SOTTO SHOCK
«Daniele abitava a cento metri dal locale, ogni mattina prima di recarsi al lavoro veniva qui a far colazione», racconta il titolare Alberto Piccinin. Il sabato prima della partenza Casagrande si era ritrovato al bar con un paio di amici con le loro moto. Era definito da tutti una persona buona e disponibile.
«Siamo attoniti. Era prudente», racconta ancora Piccinin. «Con la sua Royal Enfield non correva mai forte, tutti lo hanno detto, anche perché la sua non era una moto da corsa. Pochi giorni prima della partenza l’aveva portata qui ad Anzano per un controllo. Diceva che doveva essere tutto a posto prima di affrontare quel lungo viaggio sui Pirenei». Si unisce al cordoglio anche l’ex sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon, che ha conosciuto Daniele in ambito lavorativo. «È sempre stata una persona gentile e a modo, ma anche generosa e comprensiva. Con entrambi i fratelli e anche con il papà ho sempre avuto ottimi rapporti Dispiace immensamente quanto è accaduto».
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