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Caro bollette in Comune a Treviso: stanziato un milione in più e non basterà per finire l’anno

Dopo i 400 mila euro stanziati a marzo nuovo pesante aggiornamento dei costi. Schiavon: «Copriamo fino a settembre». I rincari potrebbero essere di 2 milioni

Federico de Wolanski
2 minuti di lettura

TREVISO. Le luci accese negli uffici, nelle strade, nelle palestre, nelle scuole. I condizionatori, le stampanti, i computer e chi più ne ha ne metta. La macchina comunale è inevitabilmente una struttura energivora ed i conti, con il caro bollette, stanno continuando a lievitare.

Il caso in giunta

L’andamento è tale da preoccupare, ovviamente, la giunta stessa, che ne ha discusso anche nell’ultima riunione di giunta iniziando a mettere sul piatto le possibili strategie da adottare. Si va dalla rinuncia, o rinvio, di alcune opere oggi meno strategiche, alla riformulazione di alcuni investimenti, alla revisione dei costi in genere. Certo: a meno che il vento non inizi a cambiare, ma non pare questa la prospettiva. Non resta quindi che agire con quello che si ha, stando bene attenti a far quadrare i conti oggi, tenendo i famosi “sinque schei” in tasca. È stato fatto in passato, e lo si fa con ancor maggiore attenzione oggi. L’assessore Christian Schiavon in questo era stato previdente lavorando sull’avanzo nei mesi scorsi, ma blindando un bel po’ di capitale in vista di tempi bui che si stanno puntualmente materializzando all’orizzonte.

La manovra da 958 mila euro

Dopo aver investito circa 400 mila euro per parare il primo rincaro del prezzo del gas ne marzo scorso, la giunta ha dato il via libera ad un nuovo aggiornamento di bilancio utilizzando l’avanzo. Una manovra da 958 mila euro che servirà, ha messo nero su bianco Schiavon, «537 mila euro di aumento dei prezzi dell’illuminazione, e 431 mila euro per la revisione dei prezzi dell’appalto calore». Soldi che, sottolinea ancora la delibera che approderà la prossima settimana in consiglio comunale, «fino a settembre 2022». Dopo? Bella domanda. Da settembre arriveranno i costi del riscaldamento, quelli per una illuminazione più lunga di uffici e soprattutto strade, quelli di una macchina comunale che entrerà nella stagione più pesante, così come avviene per le case delle famiglie. «Abbiamo accantonato altri seicentomila euro utili a coprire i maggiori costi fino a fine anno» spiega l’assessore al bilancio, «sempre nella speranza che le previsioni di rincaro restino stabili alle cifre attuali».

Conto e contributi

In caso contrario saranno lacrime. Il conto finale, comunque, dovrebbe attestarsi sui 2 milioni di euro o poco più. Almeno stando alle previsioni. L’aiuto potrebbe arrivare dal famoso tetto al prezzo dei rifornimenti, ma anche a eventuali contributi. Ad oggi, nella delibera di bilancio che verrà votata in consiglio, si contano 217 mila euro di contributo statale proprio per il rincaro energetico. Soldi che si uniscono ai contributi arrivati per la proroga delle gratuità e della scontistica sull’occupazione suolo pubblico, sulla pubblicità contributo al trasporto. Entrate che però non pareggiano il livello delle uscite.

Le revisioni

Come detto, il perdurare della situazione, e i rincari non soltanto energetici ma anche a livello di osto vivo dei cantieri attuali e futuri, verrà valutato «passo passo dall’amministrazione» spiegano da Ca’ Sugana. Oggi non ci si intende fasciare la testa, ma in giunta sono stati fatti anche possibili nomi e cognomi di opere che potrebbero essere messe in congelatore. Nulla, ovviamente, di quanto riguarda i maxi bandi europei, ma interventi secondari e per minor prezzi rispetto ai 26 milioni che si dovrebbero investire nel 2023. 

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