TREVISO. Le falde che alimentano i pozzi dell’acquedotto trevigiano si sono abbassate di almeno tre metri per colpa della carenza di piogge a monte e del continuo prelievo da parte della rete pubblica, ma anche di tante fontane private incontrollate. La riduzione di quota è lampante confrontando i dati di oggi con lo stesso periodo nel 2020. Vuol dire decine di migliaia di metri cubi di acqua sparita.
i valori
Due