TREVISO. Alla scoperta degli animali da cortile, delle tradizioni della nostra agricoltura. I prodotti Dop e Igp, ma anche i “frutti dimenticati”: nespole, giuggiole, fichi. I gelsi storici, la schiusa delle uova.
Tutto questo hanno potuto studiare e apprezzare i 1.236 alunni (con 138 insegnanti) di 20 primarie della Marca, coinvolti nel progetto “Frutta e verdura nelle scuole”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole in collaborazione con la Camera di Commercio Treviso-Belluno.
L’iniziativa si è concretizzata, fra maggio e giugno, con 29 visite a cinque fattorie didattiche della nostra provincia: la Col Maor di Pederobba, Erba loca di Breda, Belmoro di Santa Lucia, Topinambur di Treviso, Campoverde di Castelfranco. Laboratori esperienziali e artigianali coincisi con il ritorno alle uscite scolastiche dopo il black-out degli anni più duri della pandemia.
«Un bel risultato di partecipazione, considerando che la proiezione iniziale era di 700 studenti coinvolti», commenta Mario Pozza, presidente Camera di Commercio Treviso-Belluno. Il finanziamento ministeriale è pari a 44.500 euro, ma finora l’investimento è stato limitato a 21.916,92 euro. La somma restante verrà utilizzata l’anno prossimo per il progetto “degustazioni”, limitato in questi mesi per le accortezze legate alCovid.
Le elementari coinvolte: Prati di Treviso, Canova di Cornuda, Pascon e Collarin di Salgareda, Marchesan di Ramon di Loria, Monte Grappa di Borso, Giovanni Paolo I di Godega, Frank di Mogliano, Pianca e Pascoli di Conegliano, Madonnina del Grappa, Margherita Sarto, Monsignor Bernardi e Don Bosco di Riese, Aldo Moro di Ponte di Piave, Collegio Canova di Possagno, Palladio di Maser, nonché le primarie di Susegana, Altivole e Villarazzo di Castelfranco.
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