TREVISO. La guerra in Ucrania è stata la prima di cui abbiamo sentito la pressione perché ci ha trovati adulti, genitori, vicini, ma soprattutto esterrefatti che nel 2022 potesse esistere ancora la logica dell’invasione ad alzo zero, bomba su bomba, civili o non civili poco importa. «Quelle case rase al suolo in aperta campagna potrebbero essere la nostra. Ma perché?». Ce lo siamo chiesti più volte cercando di metterci nei panni di chi lì perdeva tutto.
Profughi Ucraina, ecco come accoglierli: la testimonianza del nostro cronista

«Se capitasse a noi? Così abbiamo deciso di aprire le porte a chi fugge dall’orrore. Tanta burocrazia nella prima fase, ma poi vince la solidarietà»