TREVISO. Contatti altolocati nella diplomazia, affari, almeno abbozzati, per fornire armamenti a Teheran. E un capannone anonimo, che sembra inattivo da tempo, a Montebelluna. «Qui non vediamo entrare nessuno da mesi», dicono i vicini in via Livenza.
Due circostanze che stridono e che appaiono quasi contraddittorie. Eppure riguardano la stessa azienda: la Mateba Italia che ormai dal 2014 - dopo il fallimento del 2005 - ha trovato sede a Montebelluna, senza che quasi nessuno se ne accorgesse.