Zaia a Col San Martino: «Prosecco a quota un miliardo di bottiglie»
Il presidente della Regione, stasera, all’inaugurazione del Mostra del Valdobbiadene Docg: «Sono un miliardo di biglietti da visita da mostrare al mondo. E adesso puntiamo sul turismo»
Francesco Dal Mas
Il taglio del nastro della Mostra del Valdobbiadene a Col San Martino
FARRA DI SOLIGO. «Ho inaugurato a Col San Martino la 66esima mostra del Valdobbiadene Docg, la più longeva delle rassegne legate alla Primavera del Prosecco. Vengo qui dal 1995 e ogni anno è una crescita, che sono sicuro non si fermerà, grazie a due fattori ben precisi: dal 2009 con un mio decreto c’è la riserva del nome sul Prosecco, e dal 2019 queste terre sono patrimonio dell’Unesco. Con un mix del genere siamo arrivati quasi a un miliardo di bottiglie e nei prossimi 10 anni potremmo arrivare a 1,5 milioni di turisti. In poche parole abbiamo un miliardo di biglietti da visita da mostrare al mondo».
I bambini cantano l’inno nazionale davanti a Zaia e alle autorità
I bambini cantano l'inno nazionale per la mostra del Valdobbiadene
Con queste parole il presidente della Regione Luca Zaia ha tagliato il nastro di una kermesse che quest’anno propone 78 cantine con circa 200 etichette di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, offrendo un ricco programma di serate a tema ed eventi fino al 22 maggio.

Il concerto inaugurale della Mostra
Insomma, è la più storica delle rassegne del prosecco Docg. È la prima ad aver rinunciato al nome prosecco, per battezzarsi solo “Valdobbiadene”. E nessun’altra, prima di oggi, è stata inaugurata in un martedì pomeriggio.
«L’abbiamo fatto perché, fungendo da traino di analoghi eventi, lasciamo la vetrina del sabato e della domenica ad altri – spiega il presidente della Pro loco, Luciano Stival - cioè a chi deve crescere. Magari col traino del presidente Zaia».
Una crescita esponenziale, quella del Prosecco, che corre in parallelo con quella del turismo, tanto che lo stesso Zaia ha invitato i produttori convenuti a Col San Martino di attrezzarsi per ospitare – («Magari ritagliando una camera della vostra casa») – per un’ospitalità che in dieci anni porterà sulle Colline almeno due milioni di visitatori.
La Mostra di Col San Martino ha imparato a guardare avanti e propone anche quest’anno un programma vasto di eventi non solo enogastronomici, ma anche culturali e sportivi. Perfino col trenino che conduce il turista a visitare anfratti di collina nel modo più sostenibile. Il tutto – come ha detto il presidente Stival – rendendo onore ai pionieri dell’agricoltura eroica che sulle rive sono andati incontro ai più duri sacrifici. Non sono mancati nelle riflessioni di Zaia precisi riferimenti all’attualità.
Bene, ad esempio, la liberazione dalle mascherine, ma occorre prudenza, ha detto, perché anche nelle ultime 24 ore ci sono stati ben 6.150 contagi. I ricoveri ospedalieri che non sono in aumento dimostrano che con il Covid si può convivere, ma attenzione: «Non prendiamo in giro – ha raccomandato ancora il presidente – coloro che fanno la scelta di portare ancora la protezione, perché magari hanno delle patologie». Quanto poi all’autonomia, Zaia ha anticipato che la prossima settimana sarà a Roma per discuterne con il Governo. Ed ha aggiunto di sperare di portare a casa dei primi risultati. Alla conclusione della legislatura, infatti, mancano pochi mesi. Ma questa non sarà una battaglia facile.
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