Pedemontana Veneta, i Comuni ai ripari per le opere complementari di viabilità. Fondi per le mitigazioni
Contro le possibili ripercussioni negative sul territorio, Riese e San Zenone presentano insieme progetti per il Pnrr
Davide Nordio
CASTELFRANCO. La Superstrada Pedemontana Veneta si appresta ad essere completata, ma rimangono in attesa le opere complementari, senza le quali le ricadute del traffico possono essere deleterie per l’attuale viabilità. Anche in riferimento a questo i Comuni di San Zenone e di Riese Pio X, entrambi attraversati dalla Spv, hanno fatto squadra per ottenere i finanziamenti del Pnrr riservati ai comuni o aggregazioni tra comuni che superano i 15mila abitanti, presentando quattro progetti di rigenerazione urbana per un valore di quasi 5 milioni di euro.
«L’apertura del tratto di Superstrada Pedemontana Veneta avvenuta un anno fa», spiega il sindaco di San Zenone, Fabio Marin, «ha avuto ripercussioni sul territorio e le conseguenze saranno ancora più tangibili, specie a livello di traffico pesante, con l’apertura completa fino a Spresiano. L’impegno è massimo per poter ottenere canali di finanziamento che consentano di mitigare gli effetti sul territorio e sulla viabilità, nonché per risolvere la situazione di degrado presente nell’area a sud del municipio, come da progetto recentemente approvato. Su questo ultimo fronte, in particolare, poiché al momento gli impegni presi dalla Regione non si sono concretizzati nel finanziamento promesso, non abbiamo esitato a cogliere insieme a Riese l’ulteriore opportunità di finanziamento per migliorare l’assetto urbano e quello viabilistico del centro di San Zenone che al momento rappresenta uno degli snodi più trafficati del territorio».
«L’idea di unire le forze», continua il sindaco di Riese Matteo Guidolin, «nasce da due necessità: quella di soddisfare uno dei criteri principali per l’assegnazione dei contributi, ovvero essere un’area di almeno 15mila abitanti, e quella di dare una risposta coordinata al bisogno di rigenerare e riqualificare i centri abitati con opere compensative connesse all’apertura della Spv».
I quattro progetti riguardano a Riese la riqualificazione urbana e il riassetto della viabilità nel centro abitato di Vallà (costo presunto di 1.750.000 euro) e il recupero e la riqualificazione dei percorsi e degli spazi dedicati all’utenza debole e dei parcheggi scambiatori nell’ambito di urbanizzazione consolidata di Vallà (1.340.000 euro), mentre a San Zenone il recupero dell’area sud del piazzale prospiciente la sede comunale per nuova sistemazione e riorganizzazione degli spazi esterni (400mila euro) e a riqualificazione urbana e il riassetto viabilistico del centro (1.500.000 euro).
Ma l’attenzione sugli effetti della Spv è alta anche a Castelfranco che, seppur non attraversata da questa arteria, rischia di essere congestionata dal traffico pesante in entrata e in uscita.
E questo è stato al centro di una interrogazione della capogruppo di Noi La Civica Maria Gomierato: «Vogliamo sapere, in prospettiva della prossima apertura della Spv fino a Spresiano, se il sindaco Stefano Marcon sta facendo pressione insieme agli altri sindaci e alle associazioni di categoria perché ci siano incentivi economici all’utilizzo della Spv, soprattutto per il traffico pesante e i pendolari, se c’è stata qualche apertura da parte della Regione per il finanziamento delle bretelle di adduzione alla superstrada e se ci sono azioni per spingere alla realizzazione delle stesse».
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