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Operatrice sanitaria uccisa da malore a 30 anni. Lutto ad Arcade

Michela Conte lavorava nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Conegliano e prima all’Israa. Il cordoglio della famiglia, del sindaco Gazzabin e dei colleghi: «Era solare e sempre disponibile»

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Michela Conte aveva 30 anni 

 

ARCADE. Si stava preparando per andare a lavorare, ma nel primo pomeriggio di domenica, appena dopo pranzo, la madre l’ha trovata senza vita. Michela Conte, operatrice socio sanitaria in servizio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Conegliano, è stata colta da un malore improvviso che le è stato fatale: aveva 30 anni.

La giovane era nata e cresciuta ad Arcade, dove viveva. Aveva frequentato l’istituto Besta a Treviso e prima di iniziare a lavorare all’ospedale aveva svolto il ruolo di oss anche all’interno di una delle strutture dell’Israa. Lascia la madre Edi, le due sorelle Monica e Marta e le tre adorate nipotine. Era la sorella più giovane e la sua morte ha destato un profondo e composto dolore tra i famigliari e in tutto il paese: «Non aveva dato alcun segno di malessere» spiega la sorella Monica «era nata con un congenito problema cardiaco, che era stato corretto a 9 anni da un peacemaker, consentendole da allora di vivere normalmente, regolarmente controllata. Tutto è avvenuto in maniera improvvisa e inaspettata, non ce l’aspettavamo».

Michela dopo pranzo era andata a prepararsi per recarsi in ospedale per il turno in reparto. La tragica scoperta è toccata alla madre che attorno alle 13.30 era rincasata dal lavoro. La notizia della prematura scomparsa è stata appresa con grande dolore anche all’interno del reparto dove Michela Conte lavorava dalla primavera del 2020: «Ha iniziato a lavorare qui in piena pandemia» ricordano i colleghi «abbiamo attraversato con lei gli ultimi due anni. Michela detta “Michelina” era una persona solare, sorridente umile, sempre molto disponibile e volenterosa. Allo stesso tempo aveva anche un carattere introverso e riservato. Rispettosa nei modi, con i pazienti era delicata e premurosa, si prendeva a cuore sia le loro esigenze che quelle dei loro famigliari. Sentiremo molto la sua mancanza».

Parole di cordoglio e vicinanza alla famiglia sono state espresse anche a livello istituzionale: «Non la conoscevo personalmente» ha commentato il sindaco Fabio Gazzabin «ma una così giovane vita prematuramente stroncata desta in noi un sentimento di sincera vicinanza alla madre e alle sorelle». Rimane da definire la data dei funerali, che sarà decisa solo dopo il nulla osta delle autorità e di un’eventuale autopsia. —

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