CONEGLIANO. Partito dalla frazione Crevada in cerca di fortuna negli Anni '60, Giorgio Bortot è diventato un simbolo degli alpini e degli emigranti che sono rimasti sempre legati alla loro terra. Era stato tra i fondatori e presidente del gruppo alpini di Ottawa in Canada. Si è spento a 89 anni a seguito di una lunga malattia. I suoi parenti che vivono nel Coneglianese e anche le penne nere lo ricordano con gratitudine.
«Rimane il ricordo del suo amore per la patria ed il Coneglianese, ove puntualmente ritornava ad ogni raduno degli Alpini, dei quali era grande sostenitore», raccontano i familiari. Aveva trent'anni quando emigrò in Canada, continuò a lavorare come elettricista oltreoceano. Tornava spesso a trovare genitori, fratelli e nipoti.
Nel 1972 fu tra i promotori della sezione alpini nella capitale canadese, di cui fu prima segretario e poi presidente dal 2006. Proprio sotto la sua guida fu inaugurato il Monumento degli alpini in piazza Dante nel pieno centro di Ottawa, un orgoglio per l'intera comunità di emigrati di origine italiana e che fu celebrato anche dall'Ana nazionale. Durante la sua presidenza inoltre venne creato il “Gruppo donne alpine di Ottawa”.Giorgio Bortot era inoltre abile nei lavori manuali. Oltre ad aver realizzato un modello di legno in scala del ponte degli Alpini di Bassano del Grappa, che fu apprezzato tra gli altri dall'ambasciatore Andrea Negrotto Cambiaso e venne esposto anche a Conegliano, progettò un setaccio per l'essiccazione della pasta. Uno strumento diventato famoso nella capitale, tanto da entrare nel “Canadian museum of history”. Il setaccio infatti venne utilizzato in alcuni negozi di produzione di pasta fresca.
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