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«Cambiamo impresa» Slitta ancora la pista pedonale di Longhere

Francesca Gallo
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VITTORIO VENETO

La pista pedonale sulla provinciale 35 può attendere. Slittano ancora una volta i tempi per l’avvio dei lavori dell’opera tanto attesa, sopra l’abitato di Longhere. «Siamo costretti a cambiare impresa», rende noto l’assessore ai lavori pubblici, Bruno Fasan. L’impasse ha mandato su tutte le furie i residenti, esasperati dai ritardi delle istituzioni. «Avevamo dato incarico alla ditta che aveva realizzato il tratto per il Comune di Revine Lago», si giustifica Fasan, «Ma a quanto pare è oberata di lavoro. Sono mesi che attendiamo, ma ancora non si è fatta viva. Lunedì contatteremo un’altra impresa. Purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Di recente abbiamo pubblicato un bando di quasi 700 mila euro per ripristinare la scuola “Marco Polo”. Un lavoro non da poco, eppure ha partecipato un solo concorrente».

Questa situazione è un effetto collaterale del superbonus 110%, che ha messo il turbo al settore dell’edilizia, saturando il mercato che non è più in grado di soddisfare le richieste, anche quelle pubbliche. ll percorso pedonale sulla provinciale 35, lungo circa 150 metri, si collegherà al tratto già completato dal lato di Revine Lago fino al supermercato Dpiù. «Anche con la nuova impresa sarà possibile fare l’affidamento diretto», aggiunge Fasan, «Perché si tratta di un’opera con costo al di sotto dei 150 mila euro». Via della Vallata, a Longhere, è tristemente nota come arteria da bollino nero. In pochi anni, si sono verificati una serie impressionante di incidenti mortali. L’amministrazione comunale ha da tempo annunciato interventi per migliorare la sicurezza. Il sindaco Antonio Miatto ha promesso che per aprile arriverà un finanziamento da 250 mila euro per costruire un marciapiede nel tratto da Longhere fino al supermercato.

Altri 250 mila euro li investirà l’amministrazione comunale. L’area sarà messa in sicurezza anche con un nuovo impianto di illuminazione e saranno realizzati altri due attraversamenti ad alta visibilità. «Siamo stanchi delle promesse e degli annunci dei vari amministratori», protesta il quartiere. «Da troppo tempo si va di rinvio in rinvio. In sette anni non è stato fatto ancora nulla». —

Francesca Gallo

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