Treviso, nove morti di Covid in un giorno. Cinque erano vaccinati con due dosi di AstraZeneca o Janssen
Si tratta di persone dai 64 ai 97 anni con altre patologie e che non avevano fatto la terza somministrazione. Ancora più di mille casi in 24 ore nella nostra provincia: siamo maglia nera in Veneto
Valentina Calzavara
TREVISO. Nove vittime del coronavirus in provincia di Treviso nel bollettino dell’epidemia diffuso ieri, quattro non vaccinate e cinque vaccinate. Il virus stringe la presa nella Marca andando a colpire immunizzati e non.
La barriera della profilassi, che è riuscita a dimezzare i ricoveri dei positivi, inizia a manifestare qualche “falla” qualora siano passati più di cinque o sei mesi dal completamento del ciclo (due dosi o una dose Janssen).
Ma non va messa in dubbio la bontà della profilassi, chiarisce il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi: «I vaccinati che sono deceduti avevano ricevuto Johnson&Johnson (Janssen) o AstraZeneca, avevano anche altre patologie, e non avevano ancora fatto la terza dose, nonostante fossero già trascorsi cinque mesi dall’ultima puntura».
LE ULTIME VITTIME
La pandemia corre, la variante Omicron si espande in Italia (non è ancora stata riscontrata nella nostra provincia), e non sempre l’immunizzazione riesce ad evitare l’infezione. «I nove nuovi decessi del report sono persone nate tra il 1924 e il 1957, quattro non vaccinate, cinque sì» precisa l’azienda sanitaria trevigiana. La più anziana aveva 97 anni, il più giovane 64 anni.
«Quasi tutti avevano patologie pregresse, rispetto alle quali si è sommato il Covid» aggiungono i medici dell’Ulss 2. Nonostante le terapie di supporto e l’assistenza con l’ossigeno, non sono riuscite a guarire.
«Tre sono spirate all’ospedale Ca’ Foncello di Montebelluna, sei al San Valentino di Montebelluna» dice l’autorità sanitaria che attribuisce i nove decessi agli ultimi tre giorni, anche se il bollettino li assegna tutti alla giornata di ieri. Sta di fatto che in poche ore la nostra provincia è passata da 1.907 a 1.916 vittime piante da inizio pandemia. Tra questa settimana e la precedente, l’aumento delle positività e la conseguente impennata dei ricoveri, ha portato anche ad un incremento dei morti a causa del virus. «Ma permane il fatto che il 95% dei ricoverati per Covid non è vaccinato» ricorda il dg.
CONTAGI SOPRA MILLE
Tra lunedì e martedì la Marca ha registrato altri 1.082 positivi, per un totale di 12.484 attualmente positivi accertati dal test. Su 6.777 tamponi somministrati il tasso di positività è pari al 10,99% il più alto mai registrato. Le farmacie trevigiane detengono il record Veneto di test effettuati: 10.194.
Ma la vaccinazione sta arginando i ricoveri. I degenti per Covid sono 308, meno 5 rispetto al giorno precedente. Venticinque le persone in terapia intensiva, gli ultimi due ingressi hanno 57 e 70 anni, entrambi non vaccinati. Il tasso di positività cresce di 20 punti, la media provinciale è di 667 positivi ogni 100.000 abitanti con un picco di 786 nel distretto di Pieve e 778 in quello di Asolo. A 17 Comuni la “maglia nera” per essere sopra i 1.000 infettati in rapporto a 100.000 abitanti.
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