Treviso, focolai Covid in cinque aziende. E nelle scuole record di classi contagiate
Si apre il fronte delle imprese: diversi cluster con oltre dieci positivi. Rinforzi in arrivo per il tracciamento e le vaccinazioni

TREVISO. Contagi, si apre il fronte delle aziende: negli ultimi giorni l’Ulss 2 è alle prese con cinque focolai di grandi dimensioni (più di dieci casi ciascuno) in altrettante imprese della provincia di Treviso. Si spiega anche così l’impennata di positivi che la nostra provincia registra da alcuni giorni, in particolare gli ultimi due. Anche ieri, infatti, la Marca è stata maglia nera in Veneto per numero di contagi, con 671 casi e due vittime, per un totale di quasi quattromila nuovi positivi negli ultimi sette giorni. L’altro fronte caldissimo è quello delle scuole, con il virus che è entrato ormai in 421 classi: nemmeno l’anno scorso, durante la seconda ondata, si registrarono simili numeri. La differenza - e non è un dettaglio - è che i ricoveri sono sensibilmente meno.
Focolai sul lavoro
«Stiamo facendo tutto il possibile per contenere il contagio, ma i casi iniziano ad essere davvero tanti» riconosce il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi. «Ora dobbiamo gestire anche alcuni focolai legati alle aziende, si sono creati dei cluster importanti, con almeno una decina di positivi, in cinque realtà della Marca, non collegate tra loro e appartenenti ai settori più disparati, dalla manifattura al lattiero-caseario».
Scuole e tracciatori
Non fa nemmeno più notizia, invece, il record di contagi nelle classi, vero e proprio serbatoio del virus nonostante tutti gli sforzi messi in campo da presidi e istituti scolastici: «Tra quarantene e monitoraggi, il virus è entrato in 421 classi. Sono dati stratosferici, è una catena di contagi che si allarga continuamente». L’azienda sanitaria annuncia un ulteriore allargamento del team di “cacciatori” del virus, i professionisti incaricati di tracciare i contatti di ogni positivo per isolare e testare i più stretti. Oggi sono 69, da martedì prossimo, 7 dicembre, saranno 80: «Visto il numero di positivi che abbiamo, dobbiamo assolutamente rinforzare i tracciatori - continua Benazzi - si tratta di nostri dipendenti che prepariamo allo scopo, veterinari, tecnici della prevenzione, anche qualche amministrativo».
L’impatto sugli ospedali
Più positivi significa, purtroppo, maggiore pressione sui posti letto degli ospedali: sono attualmente 184 quelli occupati da pazienti Covid, con una media di 4-5 nuovi ingressi ogni giorno. Scende invece il numero di malati Covid in terapia intensiva: oggi sono 13. Se i contagi sono sulla falsariga di un anno fa, i ricoveri sono molto più bassi: il 5 dicembre 2020 avevamo 500 persone ricoverate per Covid e 36 in terapia intensiva. E la differenza si spiega con i vaccini.
Tinforzi per i vaccini
La campagna per le terze dosi procede con una buona adesione. Dal 9 dicembre l’Ulss beneficerà dei rinforzi mandati dal generale Figliuolo: sei medici, tre assistenti sanitari, tre infermieri che andranno a prestare servizio nei Vax point. L’obiettivo è arrivare a 9 mila vaccinazioni al giorno (siamo sulle 8 mila), confermata infine la ricerca di una nuova sede vaccinale tra Conegliano e Pieve di Soligo.
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