Covid, Treviso tra le dieci province più colpite. È maglia nera in Veneto: ieri 716 contagi
Anche Fondazione Gimbe lancia l’allarme: incidenza di 342 casi settimanali ogni centomila abitanti, numeri da zona rossa
andrea de polo, Valentina Calzavara
TREVISO. La Marca è entrata nella poco invidiabile “top ten” delle province italiane più colpite dal Covid. Con quasi 99 mila contagi da inizio pandemia, e un dato da record come quello di ieri - 716 casi in ventiquattr’ore, nessuno peggio in Veneto - Treviso finisce quindi dietro, nell’ordine, a Roma, Milano, Napoli, Torino, Brescia, Bologna, Padova, Bari e Verona, territori con numeri simili in quanto a contagi ma assai diversi se parliamo di popolazione totale. Colpisce che la Marca sia entrata tra le peggiori dieci province anche in questa ondata, dopo averlo fatto già nella prima e nella seconda: il risultato, tuttavia, è anche frutto dell’altissimo numero di tamponi che vengono effettuati ogni giorno grazie alla rete dei Covid point allestita dall’Ulss 2. Nel frattempo crescono anche i ricoveri, che ormai hanno costretto l’azienda sanitaria a rinunciare ad alcuni reparti ospedalieri per l’attività ordinaria. E in un contesto del genere, nel fine settimana tornano pure i “No vax”, con una protesta davanti allo stadio di Monigo, sede indicata dal Comune di Treviso dopo il “niet” al centro storico.
Sos degli esperti
Prima ancora del drammatico bollettino di Azienda Zero, che ieri registrava 716 contagi in provincia di Treviso e una vittima (classe 1940, vaccinata a marzo), era stata Fondazione Gimbe ad accendere un campanello d’allarme. Nella settimana dal 24 al 30 novembre, infatti, secondo le rilevazioni degli addetti ai lavori in 32 province italiane si registrano oltre 150 casi per 100.000 abitanti. La soglia per la zona rossa - che tuttavia dev’essere abbinata ad altri parametri relativi all’occupazione dei posti letto ospedalieri - è di 250 casi settimanali. E anche in questo caso Treviso risulta tra i territori più colpiti: incidenza di 342, quinta in Italia, prima in Veneto davanti a Padova (321), Venezia (300) e Vicenza (298), solo per citare le più colpite.
Tutti gli indicatori
E sulla delicata situazione relativa ai contagi è intervenuto, ieri, anche il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi. A crescere più velocemente rispetto agli altri territorio è l’Asolano con 444 casi settimanali per 100.000 abitanti (+68 rispetto al giorno precedente), seguono Pieve di Soligo con 413 casi (+40), Treviso Nord a 344 (+31) e Treviso Sud a 268 (+14). L’Ulss 2 precisa però che l’aumento di 716 nuovi positivi nell’arco di 24 ore è frutto della somma di vecchie e nuove positività. «Continuiamo ad attestarci attorno ai 460 casi giornalieri rilevati con lo screening, l’aggiunta del bollettino è relativa a casi processati il 28 e 29 novembre e conteggiati solo ora» spiega il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi. Nelle ultime 24 ore 12 nuovi ricoverati portano a 176 il numero dei degenti Covid ospedalizzati. Nelle terapie intensive si trovano 14 pazienti, tutti non vaccinati tranne uno.
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