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Altri arrivi di clandestini dalla rotta dell’Est Europa. È successo ieri mattina, nel cortile dell’industria agroalimentare Barea srl di via fratelli Bandiera a Quinto di Treviso. Lì era appena arrivato un camion di una ditta fornitrice che doveva scaricare un carico di semi di girasole. Il mezzo proveniva dalla Bulgaria, uno degli snodi delle rotte clandestine dei profughi provenienti dall’Asia e diretti verso l’Europa occidentale in cerca di una vita migliore.
Stando a quanto s’è appreso, non appena l’autista, un bulgaro di 53 anni, che per il momento sembra del tutto ignaro del fatto, ha aperto il telone per scaricare i sacchi di semi di girasole, sono balzati fuori tre giovani clandestini che si davano immediatamente alla fuga.
A quel punto, i responsabili dell’azienda hanno immediatamente lanciato l’allarme alla centrale operativa del 112. Sul posto sono subito arrivate un paio di pattuglie dei carabinieri della stazione di Zero Branco e del Radiomobile di Treviso. La caccia ai tre clandestini è durata pochi minuti. I tre giovani fuggitivi sono stati rintracciati nelle vicinanze della stazione di servizio “Beyfin” di via Noalese.
Per tutti sono scattate le procedute previste per il Covid. Alla fine tutti e tre, uno dei quali minorenni, sono stati trovati in buona salute e affidati al centro di accoglienza presso l’ex caserma Serena, tra Treviso e Dosson.
Fatti del genere si stanno ripetendo con una certa frequenza nella Marca. Poco meno di due settimane fa, a San Biagio di Callalta, da un camion proveniente dalla Bosnia che doveva scaricare legna erano scesi cinque giovani afghani, uno dei quali minorenne. —
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