«Importiamo dall’estero anche i profili qualificati»
Zanatta: «Gli immigrati possono aiutarci nella trasformazione digitale» Tra i trevigiani presenti Fabio De’Longhi, Federico Zoppas, la famiglia Polegato
andrea de polo
padova
Maria Cristina Piovesana, già numero uno dell’associazione e oggi vice presidente nazionale Confindustria, guida la delegazione dei trevigiani, che al Gran Teatro Geox portano, tra gli altri, i big Fabio De’Longhi, Mario ed Enrico Moretti Polegato, Ermanno Boffa, Federico Zoppas, Oscar Marchetto.
il vice presidente zanatta
Tra loro non può mancare Alberto Zanatta, Gruppo Tecnica, vice presidente vicario con delega per il territorio di Treviso, che commenta l’intervento di Leopoldo Destro pochi istanti dopo la chiusura: «Dobbiamo trovare l’equilibrio tra domanda e offerta nel fabbisogno di nuovi mestieri che le nostre aziende hanno. Gli ultimi venti mesi ci hanno costretti ad accelerare processi che prima erano appena iniziati, di punto in bianco siamo diventati digitali, vendiamo e facciamo le riunioni online, il marketing è digitale. È stato un cambiamento culturale pazzesco. Le aziende, chi prima chi dopo, stavano pianificando il cambiamento, ma hanno dovuto farlo da un giorno all’altro. E serve capitale umano adeguato a questa trasformazione. Mancano le risorse dal punto di vista quantitativo e qualitativo, dobbiamo parlarne con le associazioni e le istituzioni. La formazione dei ragazzi dovrà essere focalizzata sull’ambito digitale, dobbiamo dare enfasi a iniziative come, per esempio, gli incubatori di startup sul modello di H-Farm, e aprire le braccia ai tirocini e agli stage per facilitare l’ingresso dei più giovani». Destro ha parlato anche dell’importanza dell’immigrazione. Zanatta lo segue sullo stesso terreno: «Se continuiamo a non avere figli e a non trovare personale, chi verrà a lavorare nelle nostre aziende? Abbiamo bisogno di persone che vengano dall’estero non solo per fare le badanti, ma anche professioni più qualificate. Non abbiamo mai detto che l’immigrato debba per forza fare manovalanza, cerchiamo anche profili che siano - per esempio - forti in matematica o nel digitale. È ora di pensare all’immigrazione anche come serbatoio di figure più qualificate».
«rilanciare gli istituti tecnici»
Demografia e risorse umane sono un tema centrale anche per Claudio Feltrin della Arper. «Un tema cruciale sia per i giovani che per le imprese» afferma il presidente dell’azienda di Monastier. «Dobbiamo far incontrare domanda e offerta, e l’offerta dev’essere corrispondente alla qualità richiesta dalle imprese. I giovani devono avere una preparazione che integri la parte teorica con quella più pratica e operativa. Gli istituti tecnici vanno rivalutati, altrimenti ci sono i progetti fatti dagli ingegneri, e manca chi li mette in pratica. Il piano proposto da Destro e Zaia deve diventare un piano di politica nazionale per lo sviluppo degli Its, gli Istituti Tecnici Superiori. In Germania hanno poli formativi fortissimi, concentrati attorno ai distretti industriali, per formare questi giovani». Ma a preoccupare il mondo delle imprese non è solo il mismatch tra domanda e offerta. All’orizzonte ci sono ancora restrizioni e zone “colorate”: «Difficilissimo a prevedere come andranno i prossimi mesi. Zaia dice che bisogna dormire preoccupati, questo virus ci ha abituati a stare sempre molto all’erta. In Italia siamo messi meglio rispetto all’Europa, ma noi siamo un Paese esportatore e quindi dobbiamo fare i conti anche con i mercati di sbocco. Qualche contraccolpo lo mettiamo in conto».
il mondo del prosecco
Dinamiche a cui non sfugge il mondo delle bollicine. «Durante la pandemia abbiamo avuto un calo di lavoro, in particolare su certi mercati come quello dei duty free, dove abbiamo avuto cali fino all’80%» racconta Stefano Bottega, di Bottega Spa. «Il 2021 però ha avuto una forte ripresa, arriviamo all’assemblea con una crescita di circa il 14% rispetto al 2019 per quanto riguarda il fatturato. Abbiamo investito nel capitale umano, abbiamo assunto diverse persone in ambiti strategici ma reperire figure qualificate è spesso un problema anche per noi». —
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