I “No pass” scelgono l’ironia All’attacco di Zaia con il Prosek
francesco dal mas
SAN VENDEMIANO
Hanno sfidato anche la pioggia i 200 “No Green pass” e “No vax” che ieri pomeriggio si sono radunati nella piazza di San Vendemiano. Un unico striscione: «Verità» scritto a caratteri cubitali. E un solo manifesto, con una caricatura di Luca Zaia, anziché la truce immagine demoniaca delle scorse proteste, che offre una bottiglia di Prosek; la scritta: «Ecco il magico vaccino per il nonno ed il nipotino». Da Francesco Toscano, uno dei leader del movimento, tra i tanti attacchi è arrivato quello a Papa Francesco accusato, con il Covid, di aver chiuso le chiese e vietato i funerali. È stato preso di mira anche il ministro dell’Interno, Lamorgese: cerchi i Messina Denaro anziché i cittadini – ha detto sempre Fortunato – che in coscienza hanno deciso di non vaccinarsi. Durissimi i No vax, provenienti da ogni parte del Veneto e del Friuli, con il Governo e in particolare con il presidente Draghi. E con i giornali perché non avrebbero scritto che sabato a Roma «eravamo in 100 mila».
Numerosi i relatori che si sono susseguiti per due ore e 39 minuti di dibattito e di ascolto, sempre in piedi, il più delle volte con l’ombrello aperto. Sulle dita di una mano coloro che avevano la mascherina alzata fino alla bocca: quasi tutti però, l’avevano al braccio. Denis Bonaldo, del movimento “Ancora Italia”, il coordinatore, ha invitato ripetutamente a mantenere il distanziamento, sollecitato anche dalle forze dell’ordine, presenti in numero cospicuo, ma con discrezione. Ha testimoniato, fra gli altri, il professore Ivano Spano, già docente all’università di Padova. È intervenuta la pordenonese Francesca del Santo, insegnante, che dal 1° settembre si è licenziata perché contraria al Green pass. Ha preso la parola la farmacista Cristina Muratore, deferita all’ordine per le sue posizioni. —
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