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Archivio comunale, i “dem” vogliono un cambio di passo

Di Gaspero: bene l’obbligo di spostare tutto dalla ex Zanussi, ma bisogna pensare ad un luogo che sia anche di consultazione e non solo di conservazione

francesco dal mas
1 minuto di lettura

CONEGLIANO

Dopo i candidati e le liste, ecco i programmi. O, meglio i primi annunci programmatici. Francesca Di Gaspero, candidata sindaco di Noi per Conegliano, e Isabella Gianelloni, in lista per gli alleati Noi democratici, rilanciano il tema dell’archivio comunale, osservando che non basta costruire un nuovo stabile. Dopo le denunce in consiglio comunale da parte del Partito Democratico sullo stato in cui versa la parte di archivio comunale degli ultimi decenni e sulla mancanza dell'osservanza delle norme antincendio nei capannoni dell'ex area Zanussi, il Comune ha ricevuto la diffida e l'obbligo di spostare il tutto in un nuovo fabbricato. «Benissimo, ottima notizia: anche la storia edilizia della Conegliano del dopoguerra, fra i tanti documenti di cui si tratta, avrà finalmente una destinazione sicura. Attenzione, però, un archivio è qualcosa di molto diverso, è un luogo di conservazione e insieme di studio e consultazione, che non può essere ridotto a un magazzino, sia pure nuovo e dotato di criteri di sicurezza».

La storia di Conegliano è conservata nell'archivio storico, uno dei più ricchi e meglio conservati e catalogati del Veneto, un vanto per la città, che però soffre di una, chiamiamola così, "disattenzione" da parte di chi ha governato finora la città. Con la passata amministrazione, Di Gaspero se la prende anche per le tariffe eccessive dei servizi cimiteriali. È necessaria, anzi urgente, una riduzione delle tariffe stesse e una maggiore attenzione relativa al “project financing” riguardante i cimiteri di Conegliano, cosa che la candidata si ripromette di fare in caso di ascesa al governo della città. «Faccio due esempi: il seppellimento a Mareno di Piave costa 220 euro per 15 anni, a Godega di Sant’Urbano 200 euro, mentre da noi per 30 anni 850 euro - continua - La sala del commiato da noi costa 120 euro mentre il suo utilizzo altrove, penso ad esempio a Treviso, è gratuito. Le estumulazioni che Veritas ha fatto d’ufficio sono costate care alle famiglie, e non tutte sono state informate».

Il candidato sindaco di Conegliano Avanti Tutta, Fabio Chies, prova invece ad immaginare che cosa farà - da sindaco eletto - con i 3,8 milioni che la città riceverà dal governo. «C’è piazza Carducci, che è un’opera che era già in programma e, comunque, è fondamentale portare avanti - ha dichiarato Chies - Bisogna finire via Maggior Piovesana, una strada strategica, e fare dei ragionamenti sul resto della viabilità perché il Piano urbano del traffico riguardava una serie di opere che devono ancora essere terminate».

«La precedenza va alla viabilità e agli alloggi popolari, sulla scia di quanto avevamo già fatto - ha aggiunto Chies - con la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia economico-popolare». —



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