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A Castelcucco il 54 per cento non si è vaccinato contro il Covid

I sindaci della Pedemontana del Grappa plaudono ai camper dedicati dell’Ulss 2: «Qui resistenze molto forti alla profilassi»

Federico Cipolla
2 minuti di lettura

TREVISO. A sette mesi dall’avvio della campagna, in alcune zone della Pedemontana del Grappa meno di una persona su due è vaccinata.

L’avamposto No-Vax della Marca resiste. L’Ulss 2 avvierà una campagna di sensibilizzazione con camper dislocati sul territorio per provare a convincere gli scettici, ma i numeri dicono che potrebbe non bastare. «Ben venga ogni iniziativa utile, compresa questa. Siamo molto preoccupati per gli over 50, è una delle categoria che oppone più resistenza», è, in sintesi, il coro dei sindaci della Pedemontana.

A Castelcucco il primo cittadino Adriano Torresan sottolinea come solo «il 46% si sia già vaccinato». Insomma ben al di sotto della media provinciale, e tra l’altro in un territorio in cui l’età media non è certo bassa. «Stiamo cercando in tutti modi di favorire la vaccinazione, ma non è facile. Stiamo riscontrando molto resistenza e purtroppo soprattutto nella fascia d’età tra i 50 e i 60 anni, che pure è a rischio. I giovani invece stanno rispondendo meglio», prosegue Torresan. Il sindaco è vaccinato, così come tutta la sua famiglia. Ma l’esempio non sembra bastare: «E certo le informazioni scomposte di questi mesi non hanno aiutato», precisa, riferendosi per esempio ai cambi di rotta su Astrazeneca, sulla vaccinazione eterologa, sull’estensione e riduzione dei tempi per le seconde dosi. «Credo che la politica abbia perso qualche occasione per favorire le vaccinazioni, per esempio i festeggiamenti degli Europei avrebbero potuto essere il momento per fare i primi distinguo, aprendoli solo a chi si fosse vaccinato», aggiunge Torresan.

Ad Asolo la percentuale di immunizzati è maggiore, fra il 55 e il 56 % ma comunque inferiore alla media provinciale. «Abbiamo riscontrato due fasce di resistenza: i 18enni e sopra i 50 anni fino a 60/65», sostiene il sindaco Mauro Migliorini. «In alcuni casi la comunicazione ha fatto molti danni. Ma ci sono ancora persone che si possono convincere, io stesso ho visto che parlandoci insieme, spiegando bene la situazione, cambiano idea. Serve una comunicazione corretta senza estremismi. Poi ci sono persone sicure di non vaccinarsi, e quelle non lo faranno in ogni caso».

Nella Marca oggi la fascia più coperta è quella over 60 con una percentuale superiore all’81%, poi gli over 50 (72%), gli over 40 (63%). Per l’ 8 settembre l’Ulss 2 conta di arrivare a quota 69% per la fascia 30-39, e al 74% per la fascia 20-29 anni, alla soglie dell’immunità di gregge.

La soglia degli adolescenti (12- 19 anni) si assesta ancora al 57%, ma è anche l’ultima fascia cui è stata destinata la campagna vaccine. Per crescere in tutta la Marca e vincere le resistenze No vax, a inizio settembre l’Ulss organizzerà i primi avamposti vaccinali, con camper e poli locali: uno per ogni area di 5000 abitanti, partendo proprio dalla Pedemontana.

«Ottima iniziativa», conclude Fabio Marin, primo cittadino di S. Zenone degli Ezzelini, «nel nostro comune la campagna sta riscontrando grandi resistenze, anche nelle fasce a rischio. Credo si dovrebbe prima di tutto convincere loro. Il Green pass? Qualcuno l’ha convinto, ma ha anche radicalizzato la contrarierà al vaccino di altri».Federico Cipolla

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