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SI ELEGGE IL NUOVO CDA

Oggi l’assemblea Docg Il presidente Nardi si difende dagli attacchi

FRANCESCO DAL MAS
1 minuto di lettura

CONEGLIANO

Gianfranco Zanon o Elvira Bortolomiol? Oggi pomeriggio i 295 soci del Consorzio Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg eleggeranno i 16 consiglieri del Cda, 4 viticoltori, 6 imbottigliatori, 5 vinificatori.

Se la maggioranza di queste ultime categorie sarà netta, c’è già l’orientamento ad eleggere alla presidenza, nel consiglio che sarà convocato a giorni, la valdobbiadenese Elvira Bortolomiol che con altre tre sorelle conduce l’omonima cantina. Se invece la differenza tra le due anime sarà minore potrebbe spuntarla Zanon, direttore tecnico di “Spumanti Valdo”, oltre che vicepresidente della Confraternita Valdobbiadene, il quale già oggi si presenterà come l’ago della bilancia fra le due componenti. Terza ipotesi: se la maggioranza uscente uscisse ancora più solida dalle urne (fino ad oggi contava su 8 seggi), alla presidenza punterebbero Lodovico Giustiniani o Cinzia Sommariva.

L’appuntamento è alle ore 16 al Cinema Careni di PIeve di Soligo. Ieri l’ultimo cda e il presidente uscente, Innocente Nardi, è stato di nuovo bersagliato. Ma proprio Nardi ha ricordato che fino ad un anno fa la governance era condivisa. Nel bilancio di mandato, diffuso ieri ai soci, lo stesso Nardi ricorda che dai 49 milioni di bottiglie del 2006 il Consorzio è passato agli oltre 90 dello scorso anno, «garantendo un benessere diffuso ad oltre 3.000 famiglie». Ha inoltre illustrato il consolidamento dei dati rilevati dall'agenzia Swg, «che indicano in continua crescita il numero dei consumatori in grado di distinguerci dai concorrenti più vicini, che raggiunge il 47%: il 42% degli italiani sa dell’eliminazione del Glifosato e ne apprezza la decisione, mentre l’81% della popolazione afferma che il recente riconoscimento Unesco ha aumentato la percezione qualitativa del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg». Nardi ha perorato, ancora una volta, la causa della sostenibilità ambientale, oltre che sociale, come mission per l'ormai prossima governance.

Giuseppe Carlet, uno dei candidati e presidente del Gal, pone subito delle priorità per la prossima governance: la nomina, anzitutto, di un direttore, «la cui mancanza si fa sentire». —



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