Vaccini in camper durante il mercato nei Comuni con l’adesione più bassa
In provincia di Treviso interessata soprattutto la Pedemontana del Grappa. Ulss 2, ancora 160 dipendenti senza profilassi
Valentina Calzavara
treviso
Vaccinazioni al mercato o alle sagre paesane della Marca. Il camper dell’Ulss 2 per la vaccinazione contro il Covid è pronto a fare tappa nei Comuni più reticenti alla profilassi per vaccinare gli over 60 senza bisogno di prenotazione. Verranno coinvolte una quindicina di realtà concentrate nell’Asolano e nel Vittoriese. In fase di definizione l’elenco delle destinazioni che l’Ulss concorderà insieme ai sindaci, coinvolgendo anche parroci e medici di famiglia. Stando agli attuali dati sulle coperture, i Comuni interessati potrebbero essere Sarmede, Fregona, Cappella Maggiore, Cordignano, Orsago, Godega, San Vendemiano, Gaiarine, Tarzo, Moriago, Borso del Grappa, Pieve del Grappa, San Zenone, Fonte e Loria.
L’OBIETTIVO
«Abbiamo pensato a questa formula per gli over 60, poiché parliamo della popolazione a maggior rischio» evidenzia il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, «andremo ad agire nelle zone dove l’adesione alla profilassi per queste fasce d’età è ferma tra il 78,2% e l’85,9% con l’obiettivo di innalzare i tetti di almeno cinque punti percentuali». Il farmaco adoperato per l’iniziativa sarà il monodose Johnson&Johnson. Finora in provincia di Treviso sono state somministrate 541.971 dosi. Atteso per domani l’arrivo di 49.000 fiale Pfizer per dare un’altra sterzata alle convocazioni rivolte a tutta la cittadinanza, mentre in fase di definizione sono gli slot per chi presenterà la certificazione di partecipazione a cerimonie ufficiali, quali matrimoni e altri sacramenti. «Solo con un invio di 55.000 dosi riusciremo ad attivare la vaccinazione notturna, ma ora il tema più pressante riguarda il raffrescamento dei Vax Point dato che solo Ponte di Piave e Villorba hanno l’aria condizionata» aggiunge il dg.
tutti i dati
Da qui al 31 luglio i vaccinati saliranno dall’1,2 al 33,4% (12-18 anni), dal 10,1% al 55,1% (20-29), dal 12,8 al 51% (30-39), dal 23,2% al 66,3% (40-49), dal 59,3% al 71,2% (50-59) e dal 77% al 80,9% (60-69). In risposta al sollecito dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Treviso, che ha chiesto all’Ulss di accelerare la valutazione del personale no vax, il dg Benazzi ha fatto sapere che la commissione valutatrice emetterà i primi responsi tra 15 giorni. Al vaglio 160 dipendenti che hanno presentato un certificato medico per giustificare la mancata immunizzazione. Sembra prevalere la linea morbida: «Cercheremo di trovare ai non vaccinati una collocazione alternativa, magari da soli al contact tracing». Per mettersi in regola sono stati aperti 700 slot di cui 400 prenotati. In attesa di responso il dottor Ivan Da Ros di Fregona per il quale l’Ulss ha chiesto la sospensione della convenzione. A Riccardo Szumski, sindaco e medico a Santa Lucia di Piave, reduce dalla manifestazione milanese per le cure domiciliari, Benazzi ricorda: «Abbia rispetto per i suoi colleghi. Anche la posizione di Szumski verrà vagliata dalla nostra commissione». —
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