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Ragazzi trevigiani, la carica dei 63 mila prenotati per il vaccino anti Covid

Boom di clic per i vaccini da parte dei maturandi classe 2002. Focolaio Covid a Ormelle, coinvolti otto lavoratori indiani

Valentina Calzavara
2 minuti di lettura

TREVISO. Altra data storica per la campagna vaccinale contro il Covid. Dalla mezzanotte di mercoledì 3 giugno  è caduto il vincolo d’età per accedere all’immunizzazione, aperte le prenotazioni per i ragazzi e le ragazze dai 12 anni in su. A farsi avanti nel giro di poche ore la carica di oltre 63mila giovani (63.257 dati Ulss del tardo pomeriggio). Intensa ed emozionante nottata per loro, collegati al sito dell’Ulss 2 per potersi iscrivere subito.

«Abbiamo riempito ben più della metà degli 82.700 slot programmati per la fascia 12-39 anni da qui al 4 agosto» commenta soddisfatto il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi. «Un bel risultato, la risposta è stata molto buona da parte dei giovani. Se monta la domanda e arrivano i vaccini siamo pronti ad aumentare ancora le sedute. Non vogliamo lasciare indietro nessuno» aggiunge. Boom di prenotazioni nella classe 2002, quella dei maturandi. Si sono iscritti in 2.859.

Al netto dei soggetti già immunizzati per patologie che hanno dato loro la priorità, la provincia di Treviso punta a raggiungere 124.000 under 40 con le inoculazioni di Pfizer. Dalle 12 di oggi 4 giugno il portale di prenotazione apre anche agli operatori del turismo con 5.000 posti disponibili, a seguire verranno attivati altri 4.500 posti per gli educatori dei centri estivi. «Anche tra questi ultimi ci saranno dei giovani animatori tra i 16 e i 17 anni, potranno beneficiare anche di questo canale di prenotazione» sottolinea il dg Benazzi.

Leggero trambusto il 3 giugno ai Vax Point della Marca dove sono state esaurite le scorte di Moderna e alcuni utenti in fila per la seconda dose sono stati rimandati a casa. «Parliamo di una decina di persone che non sono state avvisate via sms del cambio di appuntamento» conferma il numero uno della sanità trevigiana «purtroppo siamo a zero con le scorte di Moderna, dovrebbero arrivare nuove fiale oggi nel tardo pomeriggio, provvederemo quindi a riprogrammare le sedute saltate».

Mentre la campagna vaccinale prosegue a passo sostenuto e i contagi stanno via via calando, fa eccezione il comune di Ormelle dove è in atto un focolaio di Covid. «Sono coinvolti otto lavoratori indiani che hanno contratto il virus e questo si è propagato in famiglia e tra qualche contatto stretto amicale» spiega Benazzi.

Tuttavia, l’azienda sanitaria che sta monitorando il cluster, tranquillizza: i casi sono circoscritti e «non si tratta di variante indiana» ribadisce il dg. Ormelle si trova così in “fascia di allerta arancione”, con un’incidenza tra i 200 e i 250 casi ogni 100.000 abitanti. È invece pari a 20 casi ogni 100.000 abitanti la media della provincia di Treviso.

Nelle ultime 24 ore i Covid Point della Marca hanno diagnosticato 7 positività al coronavirus, per un totale di 1.002 trevigiani attualmente infettati. In tutto si contano 18 ricoverati per coronavirus e una nuova vittima che porta il dato dei morti per Covid a 1.813 da inizio pandemia. L’analisi degli ultimi sette giorni evidenzia 178 positività di cui 40, il dato più alto, di soggetti tra i 40 e i 49 anni. Altri 33 (tra i 50 e i 59 anni), 28 (30-39 anni), 27 (20-29enni), 26 (under 15), 12 (16-19enni), 10 (60-69enni), 2 (70-79enni) e zero ultraottantenni. —

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