Venti progetti per la nuova scuola: il ministro Bianchi sarà al Festival
Parte da Valdobbiadene l’idea di innovare la didattica post-Covid. Il programma è aperto a tutti gli istituti d’istruzione d’Italia

VALDOBBIADENE. Presentato lunedì il primo “Festival dell’Innovazione Scolastica”, che si terrà a Valdobbiadene nel weekend del 4 e 5 settembre 2021. La pandemia con le sue difficoltà ha rimesso al centro delle necessità primarie di una società che vuole e pretende di essere moderna, la scuola.
Negli ultimi 12 mesi, sono emerse riflessioni sul suo ruolo, come elemento decisivo per la crescita delle nuove generazioni, ma si anche è diffusa e consolidata la percezione che sulla scuola poggia e si sviluppa l’intero corpo sociale. Da questi temi, grazie a un’idea, ora diventata realtà, dei dirigenti degli Istituti superiori “Dieffe” e “Verdi” di Valdobbiadene e dei fondatori dell’Associazione “Amore per il Sapere - ApiS”, nasce il “Festival dell’Innovazione Scolastica”, che vedrà la prima edizione nel primo weekend di settembre e che nella web conference di venerdì 7 maggio ospiterà anche il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.
«Siamo onorati della presenza del ministro - ha esordito Alberto Raffaelli, dirigente della Scuola di Ristorazione Dieffe - per noi è un segnale importante che conferma la bontà dell’iniziativa, il cui scopo è di innovare la scuola per migliorarne la didattica, per renderla moderna ed efficiente, più vicina alle esigenze dei giovani e maggiormente attrattiva».
Il Festival si propone come una vera e propria operazione culturale, tutte le scuole d'Italia sono chiamate a inviare la propria candidatura entro il prossimo 2 luglio. I progetti verranno analizzati da un comitato scientifico presieduto da Luigi Ballerini (medico psicanalista, scrittore ed esperto di tematiche educative) e composto da un team di docenti, dirigenti scolastici, rappresentanti di istituzioni pubbliche e private, presidenti di associazioni e fondazioni, scrittori, che sceglierà i migliori 20.
Gli ambiti di innovazione su cui gli istituti dovranno puntare sono: la didattica, l’utilizzo di moduli interdisciplinari, il rapporto con il territorio e con le aziende, l’inclusione e la multiculturalità, la valutazione, l’impresa scolastica e formativa. R.M.
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