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spineda di riese

La famiglia chiusa nel dolore è originaria di San Zenone

La ragazza aveva studiato in paese fino alle medie poi aveva preferito Bassano dove si era diplomata in Biotecnologie sanitarie

Davide Nordio
1 minuto di lettura

RIESE

A Spineda di Riese, dove abita la famiglia Girolametto, il ricordo di Elisa risale alle scuole elementari, frequentate nella frazione riesina, come anche al catechismo. Ma poi la ragazza ha di fatto sempre riferimento alla “sua” Bassano. Anche per le scuole superiori, visto che aveva conseguito lo scorso anno la maturità all’istituto Remondini, dove aveva scelto l’indirizzo di Biotecnologie sanitarie.

Una vocazione, quella per il mondo della sanità, che Elisa aveva coltivato da sempre. «Purtroppo ci siamo persi di vista dopo le elementari», la ricordano i coetanei di Spineda, «non c’è stata più l’opportunità di frequentarci. Siamo comunque tutti molto dispiaciuti per questa terribile tragedia che riguarda una persona con cui abbiamo fatto un pezzo di vita insieme».

Nel quartiere Galliazzo – nella casa a schiera dove era residente – gli amici si sono subito stretti alla famiglia in questo momento così difficile.

«Grazie per la vicinanza», ci ha detto il papà Diego, titolare di una impresa di manutenzione caldaie e impianti termici, molto attivo nella Croce Rossa come la figlia, «ma preferiamo non dire nulla in questo momento». L’uomo in mattinata ha voluto andare a vedere con i suoi occhi il luogo in cui è avvenuta la tragedia. E le immagini di quell’auto distrutta dall’impatto e dalle fiamme lo hanno sopraffatto. Comprensibile lo stato di shock e la disperazione che hanno colto tutta la famiglia, composta da papà Diego, la mamma Marina Maria Zanini e le due sorelle di 16 e di 14 anni.

La notizia della scomparsa della ragazza ha destato profondo rammarico a Spineda dove, ovviamente, è arrivata in un lampo. Come del resto a San Zenone degli Ezzelini, da dove la famiglia era originaria. «Non ci sono parole per questa tragedia», dicono a Spineda, «che ha visto vittima una ragazza che aveva tutta la vita davanti».

A rimanere comprensibilmente traumatizzati dall’accaduto sono anche i residenti di Via degli Alpini, a San Vito di Altivole, che hanno visto consumarsi vicino alle loro abitazioni questa disgrazia. La fuoriuscita di strada è avvenuta alle 5.15 e lo schianto ha destato dal sonno chi abita nelle vicinanze, qualcuno è subito corso in strada. Da lì è partito l’allarme ai soccorritori, ma anche il tentativo di estrarre il corpo della ragazza dall’abitacolo del mezzo prima che le fiamme lo avvolgessero completamente. Ma le porte erano bloccate e l’incendio si è sviluppato nel giro di pochi secondi. Della Fiat Punto è rimasta solo la carcassa: il fuoco ha divorato ogni cosa. —



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