Approvate nuove regole per la videosorveglianza «Più tutelata la privacy»
DI.B.
CONEGLIANO
Un regolamento unico per gestire le diverse telecamere e sistemi di videosorveglianza, anche le “dashcam” cioè quelle sulle auto di servizio della polizia locale e le bodycam sulle divise degli agenti. È stato approvato nei giorni scorsi in consiglio comunale a Conegliano. «Il Comune non aveva in precedenza un vero e proprio regolamento di videosorveglianza – ha spiegato il comandante della polizia locale, Claudio Mallamace - il sistema era stato uno dei primi installati nella provincia di Treviso e bastava un disciplinare, che ogni anno veniva inviato in Prefettura per l’eventuale modifica delle telecamere esistenti. Ora in particolare il regolamento europeo sulla privacy e altri decreti imponevano di trattare in maniera unitaria soprattutto la protezione dei dati personali. Tutela i cittadini sull’identità ed è uno strumento utile alle forze dell’ordine per prevenire azioni criminose». Viene garantita maggiore privacy per chi viene immortalato dalle telecamere di sicurezza, di qualunque tipo esse siano, ma le nuove regole serviranno inoltre per migliorare il trattamento dei dati e l’utilizzo per procedimenti penali e civili. «È stato creato un protocollo gestionale – ha specificato il comandanteClaudio Mallamace - in cui ogni persona, che deve essere autorizzata e va a compiere qualsiasi trattamento o visione dei filmati, viene registrata e può costituire prova legale in un eventuale giudizio». È prevista l’approvazione del nuovo regolamento unico anche negli altri quattro Comuni convenzionati con la polizia locale del Coneglianese, cioè i Comuni di Susegana, Mareno di Piave, Santa Lucia di Piave e San Pietro di Feletto. —
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