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Treviso, 513 contagiati in un giorno. «In terapia intensiva dobbiamo aprire 16 letti in più»

Benazzi: picco non ancora raggiunto, per Pasqua servono nuovi posti in Rianimazione. Altre cinque vittime

andrea de polo valentina calzavara
1 minuto di lettura

TREVISO. In provincia di Treviso l’epidemia non dà tregua e registra, mercoledì 31, una delle giornate peggiori dal punto di vista dei numeri: 513 nuovi casi di coronavirus (non accadeva da fine gennaio) e cinque vittime. Sembra quindi già svanita la lieve flessione dei giorni scorsi, soprattutto guardando ai dati sui ricoveri, tornati ai livelli di guardia soprattutto a Treviso e Montebelluna. Con 35 posti occupati in terapia intensiva dai pazienti Covid (ma il numero effettivo è più alto, perché il bollettino regionale non ha ancora registrato gli ingressi delle ultimissime ore), si palesa la necessità di trovare nuovi letti in rianimazione: «Per Pasqua ne attiveremo 16 in più in tutti gli ospedali della provincia» ha fatto sapere ieri il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, anche se questo comporta inevitabilmente una riduzione delle attività chirurgiche non essenziali.

tutti i numeri

La provincia di Treviso si sta avvicinando pericolosamente alla soglia di un contagiato ogni dieci abitanti: con l’impennata di casi diagnosticati mercoledì 31 superiamo quota 73 mila casi su una popolazione di 884 mila persone, e molti altri casi non sono mai stati intercettati dal tampone. Gli attualmente positivi, cioè le persone che devono ancora guarire dal Covid, sono 3.923, mentre le vittime da inizio emergenza sono 1.677.

«Ci aspettavamo il picco attorno al 25-26 marzo, invece temiamo che debba ancora arrivare» ha ammesso ieri il dg Benazzi. Oltre ai 35 ricoverati per Covid in terapia intensiva, ci sono altri 54 trevigiani ricoverati in semintensiva con polmonite bilaterale da coronavirus. Complessivamente sono 308 i pazienti Covid ricoverati negli ospedali della Marca, inclusi gli ospedali di comunità e le aree non critiche. L’Ulss spera che la situazione si alleggerisca entro venti giorni: il calo dei ricoveri segue di circa tre settimane quello dei casi.

i comuni più a rischio

Qualche segnale positivo arriva dall’indice Rt, che in provincia oscilla tra 0,88 e 1, con tendenza alla diminuzione. In calo l’incidenza di ogni distretto, cioè il numero di casi settimanali ogni 100 mila abitanti. Asolo è a quota 192, Pieve di Soligo 174, Treviso Nord 215, Treviso Sud 171. Sopra la soglia di massimo rischio, cioè 250 casi settimanali per 100 mila abitanti, ci sono però numerosi Comuni. Si tratta di Borso del Grappa, Asolo, Cornuda, Moriago della Battaglia, Nervesa, Arcade, Paese, Quinto, Tarzo, Fregona, Sarmede, Cappella Maggiore, Colle Umberto, Mareno di Piave, Portobuffolè, Ponte di Piave, Oderzo, Gorgo al Monticano, Motta di Livenza, Meduna di Livenza, Cessalto. —


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