Oggi a Treviso le 12 mila dosi di Astrazeneca: vaccini agli insegnanti dal fine settimana
Le fiale da ieri a Venezia, Benazzi: «Pronti a utilizzare Palaverde e S. Artemio». Domani, 16 febbraio, via alla campagna per gli ottantenni
andrea de polo
TREVISO. Arriveranno oggi le 12 mila dosi di vaccino Oxford-Astra Zeneca, tassello cruciale per la campagna vaccinale dell’Ulss 2 in quanto destinate agli insegnanti e al personale scolastico. Le dosi sono date in arrivo in queste ore all’hub di Vittorio Veneto, dove si trova il maxi frigorifero per la conservazione delle fiale, pertanto la campagna per gli insegnanti partirà a strettissimo giro, «giovedì o venerdì» di questa settimana secondo il direttore generale Francesco Benazzi.
il programma
Il provveditorato ha fornito all’Ulss nelle scorse ore gli elenchi di docenti e personale scolastico. Dall’asilo alle scuole superiori, si tratterà di immunizzare 16 mila persone in provincia di Treviso.
Anche Astrazeneca richiede una doppia puntura, ma è possibile separare la prima e il richiamo fino a 12 settimane, il che dovrebbe garantire una certa flessibilità, considerando che le dosi in arrivo oggi sono solo la prima tranche di una fornitura più robusta. Il personale sarà convocato via lettera o via email, sarà necessario prenotarsi su un sito apposito per scegliere giorno e ora della vaccinazione.
I docenti e il personale scolastico saranno immunizzati nei quattro Vax Point già attivi in provincia di Treviso: Casa Riese a Riese Pio X (in via don Gnocchi), il Palaingresso Fiere di Godega (Piazzale Palaingresso), la sala Ex Foro Boario di Oderzo (via Donizzetti), il Bocciodromo di Villorba (via Nobel a Lancenigo). Non è escluso, tuttavia, che vengano aperti ulteriori Vax Point: «Abbiamo già la disponibilità della sede della Provincia a Sant’Artemio e del Palaverde, vogliamo arrivare a 6-7 punti vaccinali per quando la campagna di vaccinazione entrerà nel vivo» sottolinea il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi.
campagna sulla popolazione
Domani l’azienda sanitaria partirà invece con la popolazione generale, e in particolare con la classe 1941. Oggi sarà completato il programma dedicato alle persone affette da disabilità. L’evoluzione della campagna dipenderà dalla quantità di dosi in arrivo in Veneto.
«Se Zaia riuscirà a portare a casa i quantitativi attesi, saremo pronti ad avviare un grande progetto in cui lavoreremo di giorno e di notte, mettendo in campo 22-23 sedi vaccinali» sottolinea ancora Benazzi. Si tratterà di sedi al chiuso (come, appunto, i palazzetti dello sport), mentre sta tramontando l’idea di utilizzare i Covid Point dei tamponi rimasti vuoti (o quasi) per la minor affluenza.
«Abbiamo bisogno di luoghi in cui le persone rimangano sedute per almeno 15 minuti dopo la puntura per scongiurare eventuali reazioni avverse» conclude Benazzi, «gli unici Covid Point che potrebbero garantire spazi sufficienti sono quelli di Altivole e dell’ex Dogana a Treviso, ma preferisco che le persone rimangano sedute e osservate a vista dal nostro personale». —
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