TREVISO. I giorni di pioggia non scoraggiano i ladri, anzi, incentivano la loro opera. Il motivo? Gli scrosci attutiscono i rumori di porte o finestre da scassinare. La conferma arriva dai numeri dello scorso weekend e dai primi giorni della settimana, all’insegna del maltempo, che attestano un picco di furti in tutta la Marca. Martedì pomeriggio, i ladri hanno razziato la zona di viale Brigata Marche. Presi di mira, in particolare, le abitazioni di via Cavalleggeri Treviso e via Rota. Ad impressionare, in particolare, i derubati è stato un fatto particolare: la precisione chirurgica per come hanno colpito. «Da me sono entrati in un appartamento al secondo piano - spiega un inquilino - e quello che mi è parso alquanto strano è stato il fatto che hanno scovato il punto dove avevo nascosto ori e preziosi. Non hanno cercato tanto. È come se avessero usato un metal-detector».
Nella zona di viale Brigata Marca, laterali comprese, si contano una mezza dozzina di colpi nell’ultima settimana. Un altro particolare è emerso da quanto sostengono i residenti della zona: sugli infissi delle case che sono state visitate dai ladri sono stati trovati alcuni segni su infissi e finestre. «Piccoli simboli - spiega un residente - che sembrano quasi dei segni convenzionali per fare capire quali sono state le abitazioni che sono già state visitate dai ladri».

Ladri di mestiere che non si fermano di fronte alle difficoltà. Nello scorso weekend un’altra serie di furti è stata messa a segno tra San Zeno e San Lazzaro. Anche in questo caso non sono rimasti risparmiati i piani alti dei condomini. «Hanno un’agilità che stupisce», spiega un pensionato di San Lazzaro. «In casa mia sono saliti al secondo piano arrampicandosi lungo la grondaia della palazzina. Sul muro si vedono ancora i segni delle loro scarpe».
Ad agire sono diversi tipi di bande: in particolare gente dell’Est, trasfertisti che in genere contano su basisti ed informatori locali, o di etnia nomade. Non stupisce che si tratti di gente molto preparata, alcuni studiano le loro vittime a distanza, senza farsi notare. Attendono che lascino le loro abitazioni o gli appartamenti per entrare in azione. Per questo motivo, le forze dell’ordine consigliano sempre di chiudere bene gli infissi e lasciare qualche luce o il televisore acceso mentre si lascia momentaneamente la propria abitazione per rendere l’opera dei ladri ancora più difficile. In via Rota, un paio di giorni fa, una famiglia è stata derubata mentre si era momentaneamente allontanata. «Abbiano lasciato l’appartamento per un’ora e mezza. Ci eravamo dimenticati di abbassare una persiana. Da lì sono entrati mettendo a segno il furto».—
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