Susegana, la scommessa ecologica zero emissioni di Co2 entro 10 anni
Fabbrica aperta ieri per il centenario della multinazionale del freddo, presenti i sindaci del territorio
Francesco Dal Mas
SUSEGANA. Electrolux di Susegana, zero emissioni di CO2 fra 10 anni. Anche perché fra poco più di 3 anni arriveranno i robot. Ecco la fabbrica del futuro, quella che nel 2017 doveva chiudere, stando alle drammatiche previsioni del 2014, quando esplose l’ultima crisi. «Noi non ci saremo, forse, fra 100 anni, ma Electrolux ci auguriamo di sì», saluta Vincenza Scarpa, sindaco di Susegana, anche a nome dei colleghi Fabio Chies di Conegliano e Riccardo Szumski di Santa Lucia di Piave. Davanti a loro, sul palco molto sobrio eretto in quello che sarà lo stabilimento dei robot, Maximillian Jessula, numero uno di Susegana, tutti i suoi collaboratori, centinaia di lavoratori e visitatori. Ieri Susegana ha festeggiato i primi 100 anni del gigante del freddo, una festa molto sobria, dove a spiccare erano le magliette gialle, il colore della Svezia, con incisi la bandiera di quel Paese ed il tricolore. «Sono molto emozionato e contento di avervi visto in così tanti partecipare all’open day – comincia a dire l’ingegnere di origine tedesca che conduce la rivoluzione nella fabbrica trevigiana -. Il centenario è sicuramente un traguardo molto importante. Mi hanno raccontato che più di 2000 persone hanno visitato in queste ore la fabbrica. Questo secondo me denota che c’è un forte legame tra il territorio e la fabbrica». I sindaci lo confermano. Quando la Zoppas lasciò Conegliano per Susegana, furono minacciate le barricate ed il giornale diocesano che anticipò la notizia fu mandato al macero prima che arrivasse nelle case. «Sono poche le aziende che riescono a raggiungere i 100 anni; sono ancora meno le aziende che riescono a raggiungere i 100 anni in una situazione di leader di mercato e di questo dobbiamo essere tutti orgogliosi. Questi 100 anni sono stati caratterizzati dalla forza dell’innovazione, dal coraggio imprenditoriale, ma soprattutto dal lavoro con la ‘L’ maiuscola, che passa da una generazione all’altra, arriva alla nostra generazione e ci permette di gettare uno sguardo importante verso il futuro», continua dire Jessula. Il direttore ricorda il fondatore della Electrolux, Axel Wenner-Gren, che inventò, tra l’altro, il nuovo aspirapolvere. «Il suo motto era “ogni casa è una casa Electrolux”. Nel primo dopoguerra, dove le persone non avevano quasi nulla, lui ha intuito il potenziale dell’elettrodomestico. Ogni casa aveva un cliente per l’elettrodomestico e lui come Electrolux voleva giocare un ruolo importante. Ha iniziato con le vendite porta a porta e per chi non poteva permetterselo ha introdotto il pagamento rateale. Questo ha permesso al gruppo Electrolux di svilupparsi molto velocemente». Negli anni ’80, il matrimonio con Zoppas e Zanussi, che ha sviluppato a Susegana «un polo industriale che oggi il mondo intero ci invidia». Il Gruppo oggi ha 54 mila collaboratori e vende 60 milioni di elettrodomestici. «Però Electrolux non vuole essere soltanto leader di mercato, ma anche leader nella sostenibilità. Forse non sapevate che questo sito è certificato Platinum, che è il massimo riconoscimento che Electrolux dà ai propri siti produttivi in termini di sostenibilità», informa Jessula. Non basta ancora. Per aggredire i cambiamenti climatici, la multinazionale ha varato il 29 agosto il programma “better living” che concentrerà molti investimenti da qui al 2030, è un programma decennale: contro lo spreco del cibo, un utilizzo più lungo degli abiti, un ambiente senza allergeni e un’economia più circolare. «Possiamo promuoverla da una parte attraverso l’utilizzo di elettrodomestici a basso consumo energetico, su cui stiamo lavorando con molto impegno», precisa Jessula, concludendo: «Questa è Electrolux, fatta di capacità imprenditoriale, capacità di innovazione, ma soprattutto dal lavoro con la elle maiuscola di tante persone che si impegnano giorno per giorno nelle proprie aree di responsabilità per fare le cose bene». Musica, spettacoli e degustazioni hanno fatto da cornice alla festa di compleanno. — Francesco Dal Mas
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