Valdobbiadene. Il primo effetto concreto del riconoscimento Unesco sarà l’incremento di turisti, stimato dalle categorie economiche in circa un milione di persone in più all’anno, in tutta la provincia. Il doppio rispetto a quelle che arrivano oggi. Parte da questo dato la prima riflessione post-Baku di Luca Zaia, il grande vincitore della partita Unesco, che già da oggi avvierà i lavori per istituire una fondazione con Comuni, associazioni, enti e istituzioni locali. L’obiettivo? Tradurre in misure concrete, e concrete iniziative di marketing, il “bollino” Unesco.
Boom turismo
Le foto sono iconiche, avremo un potere di attrazione favoloso. Bisognerà lavorare su gestione e piano di promozione di questo sito. La Regione darà vita a una fondazione, ma sarà un organismo estremamente operativo, che controllerà giorno dopo giorno come si comporteranno gli attori di questo territorio».
Confturismo
Sulla nuova vocazione turistica dei colli trevigiani si è espresso ieri anche il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli: «Un riconoscimento dovuto alla pervicacia del presidente Zaia: l’aveva promesso e l’ha ottenuto - ha affermato Michielli - la proclamazione di Baku chiude un circuito ideale che parte dalle Dolomiti e prosegue con Venezia e la sua laguna, andando a colmare la cesura preesistente fra le nostre montagne, le colline e il patrimonio lagunare. Un percorso costituito da siti Unesco che, proseguendo con Vicenza, Verona e Padova, copre il territorio regionale quasi completamente».
Rinascita delle “rive”
È un cambiamento di approccio che stravolge la vocazione naturale dell’area, da sempre improntata al (duro) lavoro manuale in vigneto, ma che per questo può riportare nel Conegliano-Valdobbiadene tante seconde e terze generazioni che si erano allontanate.
Sia Zaia che il presidente del Consorzio di Tutela, Innocente Nardi, hanno ricordato ieri chi non c’è più, ma ha contribuito in maniera determinante alla giornata di ieri: «Il pensiero va a tutta le gente di quelle colline che è morta prima di vedere il successo del Prosecco e il benessere che ne è derivato» continua Zaia, «agricoltori eroici che hanno strappato i rovi dalle colline, plasmandole fino a farle diventare un’opera d’arte. Stiamo parlando di territori difficili e impervi. I ciglioni sono anche pericolosi, oltre che spettacolari e affascinanti».
Riscontri globali
Il governatore ha infine sottolineato l’unanimità di consensi ottenuta al tavolo Unesco, al contrario delle polemiche di un anno fa: «Il dato positivo è proprio questo: non hanno solo votato tutti a favore, ma tutti hanno anche sottolineato la bontà del lavoro e il carattere di unicità di queste colline. Il 75% dell’area protetta è composta ancora oggi da superfici boscate. È un dato strepitoso».