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A Treviso quattro psicologhe contro lo stress dei compiti a casa

A marzo ripartirà il corso delle psicologhe trevigiane rivolto ai genitori dei bambini per imparare a gestire l’aumento dei compiti per casa

Alessandra Vendrame
1 minuto di lettura

TREVISO. Troppi compiti per casa per i bambini trevigiani? A puntare la lente sulla presunta “overdose” di compiti in molte scuole primarie della città è un team di quattro psicologhe trevigiane: Alice Righetti, Maria Vittoria Marasco, Pamela Formaggi e Chiara Albertini, pioniere di un progetto di motivazione all’apprendimento allo studio che prende il nome di “Compiti senza stress” pronto a tendere una mano ai genitori.

come funziona. Un corso rivolto a madri e padri desiderosi di accendere per il bene dei propri figli il fuoco della motivazione allo studio. Il vademecum delle buone prassi per affrontare il momento dei compiti ha fatto capolino per la prima volta nel 2015 alla scuola media di Preganziol nell’ambito di un progetto di ricerca. E dopo esser stato riproposto quest’anno a marzo è pronto a ripartire. «È realtà l’aumento della quantità dei compiti per casa, con i bambini che vengono sempre più caricati» spiega la psicologa Alice Righetti, «spesso succede perché il sistema scuola è all’affanno e ciò che non si riesce a svolgere in classe lo si deve per forza fare a casa». In soccorso per madri e padri un ventaglio di strategie efficaci per imparare a far amare ai loro figli il momento dei compiti. Senza affannarsi. E senza doversi per forza ritrovare a fare a pugni con l’impegno richiesto dello studio.

compiti senza stress. «Molti genitori si aspettano di ricevere da noi dei consigli per far pesare meno il momento dei compiti per casa – spiega la psicologa – ma le tecniche sono l’ultima cosa. Ciò che conta è come il genitore sceglie di aiutare il proprio figlio. I litigi per far fare i compiti non portano a nulla. Così come non aiuta la troppa libertà, dire ti arrangi». Sono numerose invece le ricerche sull’argomento a sostenere che le migliori tecniche di studio possono risultare utili se a proporle c’è un genitore che vive con serenità gli impegni scolastici del figlio. Non certo andando in ansia o cadendo in modalità controllanti. Alla larga dunque dallo stress da compiti per casa. Come? Mettendo in gioco l’organizzazione, l’autonomia, la motivazione e il benessere emotivo dei ragazzi.

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