TREVISO. Maxi evacuazione di circa 1.300 persone che risiedono nelle aree golenali di Comuni in riva al Piave, decisione mai presa prima. Continua l'emergenza maltempo in tutta la Marca.
EVACUATO L'OUTLET DI NOVENTA DI PIAVE. Il sindaco di Noventa di Piave Marin ha emesso la seguente ordinanza: "Per i motivi citati in premessa in via cautelare ai residenti nelle abitazioni nella frazione di Romanziol comprese le aree limitrofe all’argine, nonché il centro commerciale outlet in considerazione del numero di persone presenti all’interno, imponendo l’obbligo di evacuare le proprie abitazioni, nonché i luoghi di lavori di evacuare in via del tutto provvisoria e fino al cessato allarme le abitazioni che potrebbero essere interessate dall’evento".
MERCOLEDÌ SCUOLE APERTE. E' il messaggio del sindaco di Treviso Mario Conte, che ha annunciato per il 31 ottobre la fine dell'emergenza.
L'APPELLO DEL SINDACO DI MASERADA. La sindaca di Maserada, Anna Sozza, chiede un sacrificio agli automobilisti dopo la chiusura del ponte sul Piave a Ponte di Piave: “Prendete l’autostrada, non intasate i ponti di Maserada e Vidor che sono gli unici due che oggi permettono di attraversare il fiume. Vi chiedo un piccolo sacrificio”.
CHIUSURA PONTI SUL PIAVE. A causa dell'aumento del livello del Piave sono stati chiusi i ponti a Ponte di Piave: sia quello stradale sulla statale 53 che il ponte ferroviario.A Ponte di Piave l'acqua crescerà ancora per un' ora, è stato chiesto anche ai residenti oltre all'argine di tenersi pronti per l'evacuazione.
PERSONE INTRAPPOLATE NELLE CASE. L'emergenza maltempo non si ferma. A Salgareda i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in salvo una persona rimasta intrappolata al primo piano della sua abitazione. Continuano gli interventi di questo tipo a Ponte di Piave. Segnalati allagamenti in molte aziende a Segusino.
IL REPORTE DELLA NOTTE. La notte di paura nella Marca è trascorsa guardando il livello del Piave che tra le 21 di ieri e le 8 di stamattina è cresciuto di due metri raggiungendo quota 9 metri. Tutte le aree golenali sono state invase dall'acqua ma non sono stati segnalati straripamenti nemmeno di corsi d'acqua secondari. I livelli di Livenza e Monticano sono x il momento sotto il livello di guardia ma tutto dipenderà dall'acqua che verrà rilasciata nelle prossime ore dal Friuli. Il Suem non segnala feriti o morti come è purtroppo avvenuto a Feltre.
La morsa del maltempo non dovrebbe attenuarsi almeno fino al primo pomeriggio. I vigili del fuoco sono ancora sotto pressione con interventi in tutta la provincia x taglio piante e qualche allagamento. Forte vento è segnalato in tutta l'A27, in particolare sul Fadalto. Problemi sulla linea ferroviaria. Alcuni treni sono stati soppressi sulla linea Montebelluna-Treviso mentre sulla Trieste-Venezia si registrano ritardi tra i 10 e i 30 minuti. Un treno da Toma e diretto a Trieste via Treviso è segnalato con olre un'ora e mezza di ritardo.
L'EVACUAZIONE. Lunedì sera è arrivata la richiesta di evacuazione da parte della Prefettura al Comune di Susegana. La diga di Busche riversava sul Piave ormai duemila metri cubi di acqua al secondo. Lo stesso avviso è arrivato a Cimadolmo, Maserada, Ponte di Piave e gli altri Comuni rivieraschi, che già da domenica pomeriggio avevano chiesto ai cittadini di tenersi pronti e di raccogliere le proprie cose.
A Susegana è stata aperta la Casa degli Alpini a Colfosco, anche a Breda ricoveri di emergenza per chi non aveva parenti in grado di ospitarlo. Se sia stata soltanto una precauzione, le 1.300 famiglie rimaste per una notte senza un tetto lo scopriranno solo stamattina, quando il Piave avrà emesso la sua sentenza.