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Allerta maltempo, evacuate le aree golenali del Piave:stato di crisi in tutto il Veneto

Timore per le piogge e la piena che arriverà dai bacini bellunesi. Le scuole rimarranno chiuse anche martedì 30 ottobre

4 minuti di lettura
Il Piave in piena a Ponte di Piave 

[[(Video) Il Piave tra Susegana e Nervesa sommerge il bypass per le auto]]

TREVISO. La prefettura ha ordinato a tutti i comuni lungo le sponde del Piave di avviare piani di evacuazione delle famiglie che vivono nelle aree golenali. Da nord a sud si tratta di centinaia di nuclei, da Susegana a Maserada, da San Biagio di Callalta a Ponte di Piave. Questo perchè il livello del fiume continua a salire scaricando a valle la piena che deriva dalle imponenti precipitazioni che stanno flagellando l'area bellunese. A Valdobbiadene chiuso precauzionalmente il ponte di Fener in attesa che passi la piena, il ponte di Vidor resta aperto. Electrolux chiusa fino alle 12.

STATO DI CRISI. "Stante il perdurare del maltempo su tutto il Veneto e in considerazione dell’aggravarsi delle condizioni nelle ultime ore in numerosi territori, il presidente della Giunta regionale Luca Zaia ha firmato il decreto di stato di crisi per tutta la Regione del Veneto": è il comunicato della Regione che annuncia lo stato di crisi a causa del maltempo.

EVACUAZIONE DELLE AREE GOLENALI. Per l'area di Susegana si tratterebbe di alcune centinaia di persone, una cinquantina quelle a Ponte di Piave, centinaia quelle tra Maserada (900) e Cimadolmo.  In queste ore continua il lavoro del comitato per la gestione dell'emergenza che riunisce forze dell'ordine, protezione civile, prefettura e amminstratori pubblici. Per Maserada, il punto di accoglienza è la palestra, smistamenti poi anche a Varago e a Candelù.

Problemi lungo la ferrovia. Un treno che stava scendendo a valle è stato fermato all'altezza di Quero-Vas per il maltempo. I passeggeri sono stati fatti scendere e hanno dovuto proseguire il viaggio con mezzi alternativi. Disagi e cancellazioni di voli anche all'aeroporto Canova di Treviso  con vari voli in ritardo e alcune cancellazioni.

IL BLACKOUT. Sono quasi 160 mila le utenze prive di energia elettrica a causa del maltempo tra le province di Treviso e Belluno. Per la maggior parte la causa dovuta alla caduta di alberi sulle linee; sono 28.000 le utenze interessate nella Marca, 113 mila nel Bellunese.

Il Comune di Treviso ha annunciato che anche domani, martedì 30 ottobre, le scuole rimarranno chiuse a causa dell'ondata di maltempo che sta investendo la Marca: nella mattinata di oggi, lunedì 29 ottobre, il Piave ha sommerso il bypass tra Susegana e Ponte della Priula. Nel corso della mattinata sono stati segnalati allagamenti anche nella zona di Villorba.

L'ondata di maltempo in atto sta creando preoccupazione anche per lo stato dei fiumi Tagliamento e Meduna. L'Unità di Crisi della Regione Veneto, operativa a Marghera, sta valutando i bollettini emessi e trasmessi anche al Veneto da parte della Regione Friuli Venezia Giulia.
   
In particolare, il Tagliamento nella notte ha superato il valore di guardia posto a 190 centimetri all'idrometro di Venzone, arrivando a 212 centimetri. Un primo picco a Latisana atteso in questi momenti, un secondo nella mattinata di domani con possibile superamento del livello di guardia.
 
Nella notte, anche i valori del fiume Meduna sono aumentati in tutti gli idrometri di controllo. La situazione costantemente monitorata alla luce delle previsioni che indicano ancora piogge abbondanti sull'area.
 
Acqua non potabile sulle reti Ats. Ma la notizia girata stamattina sui social network è falsa
Pagine facebook e messaggi via messaggerie annunciano il divieto di bere dai rubinetti per contaminazione. Ma è una fake news. Allarme tra i cittadini, che hanno subissato di telefonate i centralini dei comuni e della Ulss. L'amministratore delegato Pier Paolo Florian: "Ci rivolgeremo all'autorità giudiziaria per scoprire chi ha confezionato e diffuso il falso allarme"
 
 
LE FAKE NEWS SULL'ACQUA. Acqua non potabile che non va bevuta a partire da oggi 29 ottobre e per i prossimi giorni a causa di una contaminazione delle reti. Questo il contenuto di una "fake news" fatta girare nel corso della mattinata, diffusa attraverso Facebook e altri social network (un messaggio risultava essere stato diffuso dalla Croce Rossa veneta, che ha prontamente smentito) secondo cui nel bacino territoriale gestito da Alto Trevigiano Servizi sarebbe  vietato l'utilizzo alimentare dell'acqua pubblica.
 
La notizia ha creato non poco allarme nella popolazione con molti cittadini che, preoccupati per la situazione, stamani hanno preso d'assedio i centralini dei comuni e della Ulss.
 
"Si tratta - ha spiegato l'amministratore delegato di Ats Pier Paolo Florian - di una bufala evidentemente ben architettata che, sfruttando la diffusione attraverso i social network, ha creato un elevatissimo livello di allarme nelle comunità del nostro territorio. Ma l'acqua di Ats non è affatto contaminata e può essere tranquillamente bevuta".
Ats ha preannunciato l'intenzione di sporgere denuncia alle autorità competenti per identificare gli autori della fake news.
 
 
STOP AI PRELIEVI A MOTTA. Martedì 30 ottobre 2018, il centro prelievi presso l’Ospedale Riabilitativo ad Alta Specializzazione di Motta di Livenza rimarrà chiuso a causa dell’insistente situazione di maltempo.
 
I cittadini già prenotati sono stati avvisati nella giornata di oggi, fornendo loro anche l’opportunità di essere inseriti nelle prenotazioni del centro di Oderzo. 
 
L’Azienda ha disposto, inoltre, di implementare il personale presso il Centro prelievi di Oderzo anche nell’eventualità vi sia un aumento delle prestazioni in accesso diretto, presentandosi chi non può rinviare il prelievo ad altra data.
 
La Direzione aziendale di Ulss 2 Marca Trevigiana e quella di Oras Motta di Livenza, si scusano con i cittadini per il disagio, certi della loro comprensione e collaborazione. 
 
 
SCUOLE CHIUSE: "Anche domani - martedì 30 ottobre - resteranno CHIUSE le scuole di ogni ordine e grado. Seguiranno aggiornamenti sulla situazione meteo e sul rischio idraulico", scrive il Comune di Treviso sulla sua pagina Facebook.
 
 
OSPEDALE DI MOTTA A RISCHIO EVACUAZIONE: Analogamente a quanto avvenuto nel 2010 e nel 2014, anche in occasione in questa fase di maltempo che interessa il Nordest l'ospedale di Motta di Livenza si trova in stato di preallerta ai fini di una possibile decisione di evacuazione. 
 
Lo ha annunciato l'amministratore delegato della struttura, Francesco Rizzardo, precisando che ogni decisione  comunque rinviata all'esito del nuovo vertice del Comitato per la sicurezza convocato dal prefetto di Treviso, nel primo pomeriggio. Il timore  legato all'ingrossamento del sistema fluviale Livenza-Monticano, responsabile dell'alluvione del 1966.
 
Nel frattempo una cinquantina dei 130 pazienti ricoverati, selezionati fra coloro in condizioni meno pesanti, sono stati momentaneamente dimessi e sono tornati nelle loro abitazioni. La maggioranza dei pazienti ospiti dell'ospedale mottense sono pazienti cerebrolesi, con importanti limiti di mobilità, e soggetti portatori di patologie cardiologiche.
 
Rispetto ai due eventi degli anni precedenti, soltanto nel 2010 si rese necessario il trasferimento dei ricoverati mentre nel 2014 l'allarme rientr per l'attenuazione delle condizioni meteorologiche.
 
 
LA CRONACA DELLA GIORNATA DI DOMENICA 28 OTTOBRE

Scuole chiuse in tutta la provincia, per tutto il giorno. Questa la decisione assunta nel primo pomeriggio di oggi - domenica - dalla prefettura di Treviso che ha firmato l'ordinanza (LEGGILA QUI) con la quale ha deciso di tenere chiusi i portoni degli istituti di ogni ordine e grado in tutti i comuni della provincia di Treviso.

[[(Video) Rischio piena, chiude il bypass sul Piave a Ponte della Priula]]

Questo perchè spaventa il maltempo, poco quello avvertito in provincia, ma ben più grave la situazione nel bellunese dove le piogge hanno gonfiato i bacini di raccolta scaricando nel Piave e Livenza ad ora solo una minima parte delle precipitazioni. Si teme infatti proprio la piena dei fiumi che riceveranno a breve il carico delle piogge avvenute nel nord della regione.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Rischio nubifragi, chiude il bypass sul Piave a Ponte della Priula]]

L’Unità di Crisi attivata dal presidente della Regione Veneto, e coordinata dall’Assessore alla Protezione Civile   valutato ora per ora i modelli previsionali elaborati dagli esperti di Arpav. "In conseguenza delle considerazioni emerse, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile ha decretato allerta rossa sull’intero territorio delle province di Belluno, Treviso, Venezia, Padova e Vicenza, e allerta arancione (un grado più bassa) a Verona e Rovigo".
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