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Le coppie trevigiane sono meno precoci ma fanno più figli

Nella Marca l’età del primo rapporto è più alta che altrove. Oggi giornata conclusiva, in Piazza dei Signori tour virtuali

Andrea De Polo
2 minuti di lettura

Giochi, dibattiti, letture, realtà virtuale (oggi in Piazza dei Signori si può viaggiare sopra New York e Shangai) divertono i trevigiani. Ha fatto il pienone, venerdì e ieri, il Festival della Statistica, che oggi chiude i battenti con un programma che strizza ancora l’occhio a famiglie e bambini. Ieri, dopo il successo della giallista che piace a Montalbano, si è discusso - dati alla mano - di fertilità, demografia e abitudini sessuali, scoprendo che la Marca, come il resto del Paese, è destinata allo spopolamento se non cambieranno le abitudini, e che i giovani trevigiani sono un po’ meno precoci dei pari età delle altre regioni.

Di fertilità si è parlato, ieri mattina, al Salone dei Trecento, con il professor Matteo Rizzolli della Lumpsa di Roma. Un modello statistico ha calcolato che fra cento anni, con l’attuale tasso di fertilità (1,34 figli per donna) e l’attesa di vita dei nati oggi (83,8 anni la media tra uomini e donne), tra cento anni l’Italia sarà abitata appena da 16 milioni di persone, a fronte degli attuali 59,42 milioni. La Marca non sfuggirà allo spopolamento, ma a ritmi più contenuti: il tasso di fertilità è leggermente superiore, pari a 1,49 figli per donna. «Perché ciò si verifichi non tra cento, ma tra vent’anni, quando saremo già otto milioni in meno, è sufficiente comportarsi come adesso, cioè non fare nulla per sostenere la natalità e dare sostegno alla famiglia» ha spiegato il professor Rizzolli.

Trend confermato dal convegno successivo, organizzato assieme al Centro della Famiglia di Treviso: “Il presente dei giovani e il futuro del Paese, un’alleanza generativa”, con Alessandro Rosina, docente della Cattolica di Milano, e Walter Colesso, ricercatore al Centro della Famiglia. Nei prossimi dieci anni l’Italia perderà 2,5 milioni di persone nella fascia centrale della popolazione. Se il tasso di fertilità nella Marca è leggermente superiore alla media nazionale, per quanto riguarda le abitudini sessuali i giovani trevigiani sono, invece, un po’ più pigri. Ne ha parlato, ieri sera in Piazza Borsa, Alessandra Minello, Dipartimento di Statistica dell’Università di Firenze: «A livello nazionale vediamo una inversione di tendenza per quanto riguarda l’età mediana del primo rapporto, che per i maschi è passata dai 18,9 anni del 2001 ai 17,9 del 2017, per le femmine dai 19,2 ai 18 anni». I dati si riferiscono alla ricerca “Selfy”, “Sexual and emotional life of youth”, che ha riguardato un campione di studenti universitari.

La Marca rientra nella tendenza riscontrata per il Nord Est: «La specificità di questa area è che sia i maschi che le femmine posticipano il loro primo rapporto sessuale. L’età media di entrambi i generi si attesta sui 18,3 anni». La sessualità, tuttavia, è staccata dalla fertilità: «Non esiste una correlazione, l’abbassamento dell’età del primo rapporto e l’aumento del numero di partner non sta comportando più gravidanze». Stasera si chiude alle 17 in Piazza Borsa con “La matematica è rock”; alle 11.30 sempre in Piazza Borsa l’appuntamento per i più piccoli “Harry Potter e la statistica”. L’igloo per i viaggi virtuali, in Piazza dei Signori, sarà aperto dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 20. Tra gli eventi più apprezzati di ieri, invece, la presentazione del libro “Dopo tanta nebbia” di Gabriella Genisi, la scrittrice che piace a Luca Zingaretti, il commissario Montalbano della tivù: l’attore, in particolare, si è detto rapito dalla commissaria Lolita, frutto della penna di Genisi.

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