Fraccaro Cafè lancia il menu per diabetici «Altri ci seguano»
Primo locale italiano del genere, il plauso delle associazioni L’iniziativa patrocinata anche dalla Regione del Veneto
Davide Nordio
CASTELFRANCO
L'idea, se vogliamo, era piuttosto semplice: indicare i valori dei carboidrati nel menù in modo che i diabetici possano poi dosare la quantità di insulina necessaria per non aver problemi. Già, ma bisognava che qualcuno la realizzasse: è così che da ieri Fraccaro Cafè è diventato il primo ristorante in Italia a misura di diabete, in particolare il tipo 1 di cui è affetto un bambino italiano su ottocento. Una innovazione orgogliosamente veneta, visto che tutto è partito da una mamma di Cornuda, Paola Tranquillo, che desiderava solo una cosa: andare al ristorante senza il rischio di incorrere in iperglicemie. «Quando è stato diagnosticato il diabete a mia figlia Camilla, tutto è cambiato nel giro di poche ore nelle nostre abitudini familiari a casa – racconta – Ma il problema sorgeva quando mangiavamo fuori: volevamo solo sederci a tavola e passare un momento spensierato in famiglia ma era molto difficile». Tutto per “colpa” dell'insulina che doveva essere commisurata ai carboidrati che si consumavano: «Ne ho parlato con Luca Fraccaro – conclude Paola Tranquillo – che mi ha subito detto: sì, si può fare». La particolarità di questa vocazione “a misura di diabete” per il ristorante sulla circonvallazione è stata sottolineata ieri dalla presenza dell'assessore regionale alla sanità Luca Coletto, del sindaco Stefano Marcon e della vicepresidente di Assindustria Centro Veneto Sabrina Carraro: «Oggi a Castelfranco – ha detto Coletto - è stata aperta una nuova via in un settore nel quale finora, pur meritoriamente, le attenzioni si erano concentrate sulle intolleranze alimentari, mai sull’effetto degli alimenti e della corretta alimentazione sul diabete». « Il fatto di essere il primo ristorante caffetteria “d1abfriend” in Italia ad offrire questo plus, con il menù che presenta il conteggio dei carboidrati, ci riempie di orgoglio – spiegano Luca Fraccaro e Paolo Pietrobon - Speriamo che altri seguano il nostro esempio. Il nostro chef Luca Pibiri, insieme all’Associazione Nastrino Invisibile, che fa riferimento al centro diabetologico pediatrico di Castelfranco Veneto seguito dal dottor Francesco Oteri, ha studiato ogni voce del menù, dai primi alla pizza, dalle brioche per la colazione al gelato, per calcolare la quota di carboidrati presente in ogni porzione». —
Davide Nordio
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