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Distretto del buon vivere il Gal investe 20 mila euro

FOLLINA. Il Gal compie dieci anni. Per l’agenzia di sviluppo del territorio è tempo di pensare a un progetto di riconoscimento dell’Alta Marca e delle sue eccellenze e dunque alla nascita di un...

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FOLLINA. Il Gal compie dieci anni. Per l’agenzia di sviluppo del territorio è tempo di pensare a un progetto di riconoscimento dell’Alta Marca e delle sue eccellenze e dunque alla nascita di un “distretto del gusto, del buon vivere e del bene stare”. I tempi sono maturi, secondo il direttore Michele Genovese che giovedì pomeriggio a Follina, presentando ai soci il bilancio e il programma dell’ultimo anno di attività, ha illustrato e messo ai voti un piano di sviluppo che prevede la nascita di distretto e marchio che lo identifichi. «E’ un’idea-progetto che mettiamo sul tavolo», spiega Genovese, «che non può prescindere dalla messa in sistema dell’esistente e che vuole costruire marketing territoriale. Parliamo di un’area vocata al turismo emozionale, legato al gusto, declinato su un ampio paniere e su una ristorazione diffusa di qualità. Al momento il Gal ha stanziato allo scopo ventimila euro». Stando all’ultimo report, nell’Alta Marca (43 comuni collinari) dal 2005 al 2017 si è registrato un incremento del 71% delle presenze turistiche, per lo più provenienti da Germania, Austria, Francia, UK e Usa; attraggono, le risorse naturalistiche e il contesto paesaggistico, il Prosecco, gli itinerari ciclabili e i luoghi della Grande Guerra. Genovese ha ribadito che la competitività dell’Alta Marca si misura in qualità del prodotto, efficienza e unicità. Il marchio d’area si pone allora come strumento per affermare l’identità distintiva del territorio, attraverso lo sviluppo di servizi, una rete fra tutti gli attori coinvolti e il coordinamento delle attività di promozione turistica. (a.r.)

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