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Festa del bastardino sulle Mura di Treviso: messa del vescovo trasferita

Treviso. Era prevista al bastione San Marco, ma c’erano gli animali. L’altare traslocato a varco Fra’ Giocondo. Divieti allargati

di Alessandro Zago
1 minuto di lettura

TREVISO. I bastardini costringono al trasloco la festa dell’Azione Cattolica diocesana con annessa messa del vescovo Gardin, tanto che è stato necessario spostare l’altare provvisorio dal bastione San Marco, dove doveva essere celebrata la messa, a varco Fra’ Giocondo. Il fioccare degli eventi, ieri in città, ha registrato questo incidente logistico, per fortuna risolto prima dell’arrivo dei partecipanti ai due eventi.

Ma il disagio non è mancato, come il lavoro extra della polizia municipale. Stiamo ai fatti. Ieri dalla mattinata in poi era in programma la seconda giornata della festa del bastardino, sulle mura, evento molto seguito. Punto per allestire le gabbie e i tavolini, il bastione San Marco, a poche decine di metri da porta Santi Quaranta, proprio dietro il piazzale interno del collegio Pio X.

Ma sempre ieri mattina, sullo stesso posto, ossia al bastione di San Marco, era in programma la messa del vescovo Gianfranco Augusto Gardin in seno alla festa dell’Azione Cattolica, che si doveva svolgere lungo le mura. Insomma, il palco per la messa doveva essere montato proprio nel punto in cui c’erano già gabbie e stand della festa del bastardino: al bastione San Marco, appunto, dietro il Pio X, il cui piazzale era anche il punto base per i ragazzi dell’Azione Cattolica. I due appuntamenti si sarebbero accavallati. Qualcuno, in Comune, se n’è accorto solo la mattina presto, o forse la sera prima.

E così, in fretta e furia, prima dell’arrivo della gente, il palco per la messa del vescovo è stato spostato a varco Fra’ Giocondo. Insomma, l’evento clou dell’Azione Cattolica ha dovuto spostarsi, perché al bastione sarebbero arrivati i partecipanti della festa del bastardino. Un inconveniente logistico in un giorno in cui a Borgo Cavour c’era anche il tradizionale mercatino dell’antiquariato delle quarta domenica del mese. E la circolazione ne ha quindi risentito in modo particolare, compreso il fatto che nel pomeriggio sempre di ieri c’era anche una corsa ciclistica per ragazzi, in zona porta San Tomaso.

E così la polizia municipale, tra una cosa e l’altra, ieri fin dalle 9 del mattino ha dovuto estendere i divieti di sosta all’interno delle mura, sul Put interno, dall’altezza del liceo classico Canova fino al varco di Fra’ Giocondo. Torna insomma alla ribalta la questione dell’organizzazione: a volte sembra che i diversi uffici, in municipio, non si confrontino per tempo per evitare che in determinati luoghi della città eventi e manifestazioni si pestino i piedi.




 

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