Neonato salvato dai chirurghi di Treviso
Treviso. Il piccolo Luca nasce con l’addome “bucato”, subito un intervento innovativo al Ca’ Foncello
Valentina Calzavara
TREVISO. Dalla malformazione alla rinascita. Grazie a intervento di chirurgia pediatrica mininvasiva, mai realizzato prima d'ora a Treviso, Luca è un neonato perfettamente sano. Sul suo corpo i segni del passaggio del chirurgo sono praticamente invisibili e nessuno, guardandolo, potrebbe immaginare che appena quattro mesi fa il piccolo è stato sottoposto a una delicatissima operazione per riportare gli organi all'interno dell'addome, che non si era completamente formato a causa di un'anomalia congenita.
Tutto ha inizio durante la gravidanza quando al nascituro viene diagnosticato un raro “difetto della parete addominale”. Si tratta di una disfunzione che colpisce un soggetto ogni 5 mila nati. In casi come questo all'altezza della pancia i tessuti stentano a formarsi e sul corpicino di Luca era ben visibile un buco.
«La malformazione fetale è stata individuata durante l'ecografia morfologica eseguita al quinto mese. Per evitare danni era necessario operare entro dieci ore dal parto andando a riparare chirurgicamente la parete addominale», spiega la dottoressa Paola Midrio, primario della Chirurgia Pediatrica del Ca' Foncello che ha introdotto l'innovativa procedura nel nosocomio trevigiano. Il percorso pre e post-natale è stato seguito facendo attenzione al bambino e supportando mamma e papà in ogni fase.
La coppia è stata avviata al reparto di Ginecologia e Ostetricia, diretto dal dottor Enrico Busato, ed è stata presa in carico dal Centro di Diagnosi Prenatale coordinato da Gabriella Bracalente. Insieme al primario Midrio e ai neonatologi del reparto diretto da Paola Lago si è deciso di programmare il parto. «In casi come questo è necessario che il bimbo nasca al momento giusto, nel posto giusto e con gli specialisti più preparati per somministrare le terapie necessarie», aggiunge Midrio.
Subito dopo il cesareo Luca approda alla Patologia Neonatale del Ca' Foncello dove viene immediatamente operato con la moderna metodica. «Non è stato intubato e abbiamo evitato l'anestesia generale che, sotto i sei mesi, può avere delle controindicazioni. La malformazione addominale è stata quindi riparata senza l'uso del bisturi: abbiamo riposizionato il contenuto nell'addome e chiuso il difetto», aggiunge Midrio, riassumendo il delicato lavoro svolto dal team di ginecologi e chirurghi pediatrici, con l'assistenza di un neonatologo che ha fatto le veci dell'anestesista. Tutto è andato nel migliore dei modi. Il giorno dopo mamma e papà hanno potuto abbracciare il loro bébé.
«Il vantaggio di questo tipo di intervento è anche nel decorso più rapido, aspetto altrettanto importante perché non ostacola quell'attaccamento naturale tra il piccolo e la mamma che deriva dal contatto dopo il parto», evidenzia la dottoressa Midrio. Dopo una ventina di giorni in Patologia Neonatale, Luca è stato finalmente dimesso. A quattro mesi dall'intervento il piccolo viene all'ambulatorio di Chirurgia Pediatrica per i controlli di routine e sta bene. Gode di ottima salute ed è ghiotto di latte. La malformazione è solo un lontano ricordo.
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