Presunte molestie sui bambini: nuove accuse contro il presidente della società di calcio Loria 96
Loria, altre famiglie si rivolgono ai carabinieri dopo l’arresto del presidente della società calcistica. Prudenza degli inquirenti che dovranno verificare l’attendibilità delle denunce dei giovani calciatori
di Davide Nordio
LORIA. Violenza sessuale nell’ambito sportivo, non sarebbero gli unici i tre casi che hanno portato all’arresto di Adriano Garbossa, il 57enne presidente del Calcio Loria 96: la notizia del procedimento giudiziario ha portato infatti ad approfondire i rapporti che intercorrevano tra lui e i piccoli atleti e sarebbero emersi altri episodi di atteggiamenti strani nei loro confronti.
Casi che ovviamente dovranno essere valutati con tutte le dovute cautele dagli inquirenti per capire se sono ravvisabili anche qui le terribili accuse di cui dovrà rispondere.
A volerci vedere chiaro sono soprattutto le famiglie dei piccoli calciatori che in questi giorni si stanno rivolgendo alle forze dell’ordine per capire meglio il terremoto che ha scosso il mondo del calcio di Loria, ma non solo: la società, con oltre trecento tesserati nel settore giovanile, è un punto di riferimento anche per tanti ragazzi che arrivano dai comuni vicini.
Si sta andando con i piedi di piombo, trattandosi di minori, per valutare quanto finora non era emerso in alcun modo: appena è esploso il caso, in collaborazione con il Comune, sono stati messi a supporto psicologi e specialisti dei servizi sociali, una specie di “unità di crisi”.
Un ciclone, quello dell’arresto di Garbossa, che ha investito in particolar modo una società sportiva che si era fatta un punto di onore quello di scommettere soprattutto sulle giovani leve, impegnandosi per un progetto educativo a tutto tondo, e non solo in riferimento al pallone. Una società che non riesce a capacitarsi del fatto che la vicenda riguardi una persona su cui era stata posta la massima fiducia: e per questo si fa fatica anche solo a ipotizzare che sia coinvolto in una storia come questa.
Ma non riesce a capacitarsi neppure del fatto che finora nessuna voce fosse arrivata agli altri dirigenti o operatori circa gli episodi raccapriccianti come quelli di cui si parla e che sicuramente sarebbero stati tenuti in considerazione facendo agire almeno a livello preventivo. Tra le altre cose ci si chiede in quali circostanze si possano essere verificati.
Erano rari i momenti in cui il dirigente poteva trovarsi da solo con alcuni dei piccoli sportivi: in campo ci sono sempre due allenatori e un custode che accompagnano i ragazzi fino agli spogliatoi. E trattandosi di una società spiccatamente dedicata alle nuove leve, era normale la presenza anche dei genitori nel campo sportivo e negli altri ambienti al termine degli allenamenti. Possibile che mai nessuno abbia riscontrato qualcosa di strano che invece emergerebbe da alcuni racconti fatti dopo che il caso è scoppiato?
Intanto il Loria 96 sta ragionando sul suo futuro: nella riunione che si è tenuta lunedì è stata confermata ogni attività fino alla fine di giugno. Circa il ruolo del presidente, al suo posto la responsabilità è stata affidata agli altri dirigenti che ora si occuperanno della gestione ordinaria. Ma ovviamente è prioritario che i fatti emergano in tutta la loro chiarezza per prendere le decisioni del caso.
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