A Vittorio Veneto Ostetricia raddoppia la chiusura: quattro mesi
Dal primo giugno al 30 settembre nessuno più nascerà a Vittorio Veneto L’assessore Costa: «Dispiace, ma le mamme hanno diritto alla sicurezza»
di Francesco Dal Mas
VITTORIO VENETO. Non si nascerà, nell’ospedale di Vittorio Veneto, dal 1 giugno al 30 settembre. Per lavori di ristrutturazione, in particolare di adeguamento antisismico del nosocomio, e per garantire le ferie al personale, l’ostetricia e la ginecologia trasferiranno l’attività a Conegliano. E’ avvenuto anche l’anno scorso, ma l’estate prossima i mesi di chiusura saranno quattro anzichè i due del 2017. E’ il prologo al trasloco del punto nascita da Costa a Conegliano, come temono in molti a Vittorio Veneto?
«Assolutamente no» è la rassicurazione data dal direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, ai sindaci riuniti in conferenza ieri, sotto la presidenza di Sonia Fregolent, neo deputata, nella sua veste di prima cittadina di Sernaglia, oltre che di coordinatrice.
«Si tratta, anche quest’anno, di una scelta praticamente obbligata - spiega Benazzi - a causa sia dei lavori dell’antisismica sia delle gravi carenze di organico che interessano le Unità Operative di Ostetricia e di Pediatria e che ci rendono impossibile garantire le ferie e la turnazione al personale tenendo aperti entrambi i Punti nascita. L’accorpamento sarà, come lo scorso anno, limitato esclusivamente al periodo estivo e non avrà, lo ribadisco, alcuna conseguenza per il futuro del Punto nascita vittoriese.
Dal 1° ottobre torneremo ai due punti nascita con l’auspicio di riuscire a potenziare gli organici con nuove assunzioni, considerato che a settembre usciranno i nuovi specialisti». Almeno fino alla scadenza delle attuali schede ospedaliere, il prossimo anno, la Regione non cambierà alcun programma, nonostante che in reparto a Costa ci siano giorni in cui le partorienti sono soltanto due o tre. Ieri, in riunione, c’era anche l’assessore di Vittorio Veneto, Giuseppe Costa, che per anni si è battuto contro il ridimensionamento del nosocomio. «Considerata la situazione – ha allargato le braccia ieri Costa – è evidente che le mamme hanno il diritto di partorire nella massima sicurezza».
Adeguamento sismico, restyling del Pronto Soccorso e adeguamento del sistema antincendio: questi gli interventi che partiranno entro i primi di giugno – ha spiegato Benazzi -; l’investimento ammonta ad oltre 6 milioni di euro. «Si tratta di tre interventi importanti che andranno a qualificare ulteriormente il nosocomio di Costa – sottolinea ancora il direttore generale -. L’adeguamento sismico interesserà i corpi alti dell’ospedale: in tutti piani saranno inseriti dei setti di cemento armato al fine di garantire la tenuta sismica. Verranno, inoltre, rifatte quattro delle cinque scale esistenti, al fine di irrigidire la struttura; i lavori dureranno due anni e mezzo e ci permetteranno, una volta ultimati, di avere un ospedale a norma».
Per quanto concerne, invece, il Pronto Soccorso – continua Benazzi -, partirà nel giro di un paio di settimane la prima fase dei lavori, che prevede lo spostamento dell’ingresso, con creazione di una sala d’attesa dedicata, in modo da garantire più comfort e privacy a pazienti e familiari. A breve partirà, infine, anche il cantiere relativo all’adeguamento antincendio, con la posa di nuovi sistemi di compartimentazione.
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