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A Cornuda la casa della coca: arrestati tre fratelli

La centrale dello spaccio nel loro appartamento a Cornuda. Blitz dei carabinieri, uno fugge dalla finestra ma viene preso

di Enzo Favero
1 minuto di lettura

CORNUDA. Avevano trasformato la loro abitazione invia Monte Tomatico a Cornuda in una centrale per lo spaccio della droga per “clienti” da tutto il Montebellunese. Fino a lunedì, quando i carabinieri di Cornuda hanno fatto irruzione e li hanno arrestati. Si tratta di due fratelli e una sorella, tutti di origine marocchina. Sequestrati oltre 100 grammi di cocaina, bilancino di precisione e 12. 500 euro trovati nell’abitazione.

In manette sono finiti A.H., di 40 anni, R.H., di 42 anni, e la sorella A.H. di 46 anni. Concitate le fasi dell’operazione. Quando i carabinieri sono arrivati infatti davanti alla casa a due piani di via Tomatico, A.H. era sull’uscio e appena ha visto i militari è rientrato subito e ha chiuso il portone a chiave. Ha avvertito i fratelli dell’arrivo dei carabinieri ed è saltato fuori dalla finestra del soggiorno al piano terra dandosi alla fuga. Intanto i carabinieri provvedevano a circondare l’edificio per evitare altre fughe e hanno visto volare giù da una finestra del primo piano un involucro, un bilancino di precisione e un taccuino. Nell’involucro c’era un “sasso” di cocaina di un etto, nel taccuino seimila euro in contanti.

Entrati in casa, i carabinieri hanno trovato fratello 42enne e sorella 46enne ma anche altre tre dosi di cocaina di pochi grammi e ulteriori 6.500 euro. I due marocchini sono stati arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio e sequestrato droga, bilancino e soldi. E il terzo fuggito dalla finestra? Allertate altre pattuglie della compagnia carabinieri di Montebelluna, il quarantenne scappato dalla finestra è stato trovato dopo un paio d’ore nelle vicinanze dell’abitazione.

Era passata la flagranza di reato e quindi per lui è scattata la denuncia, ma è finito ugualmente dietro le sbarre perché risultava essere destinatario di un precedente ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Treviso, dovendo scontare un anno e sei mesi di reclusione per una condanna definitiva per ricettazione e spaccio di stupefacenti.

Ieri c’è stata l’udienza di convalida. Gli arresti sono stati convalidati e i due fratelli marocchini arrestati in flagranza sono stati poi scarcerati e sottoposti all’obbligo di dimora a Cornuda. Il terzo è rimasto in carcere a scontare la pena definitiva per il vecchio precedente.
 

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