Massimo Gazzola si è spento soli a 45 anni, lutto a Treviso
Treviso. Aveva lavorato alla Sanagens di Sant’Antonino, era nipote di Venerandi

TREVISO. Aveva solo 45 anni. È morto all’improvviso, domenica, davanti alla compagna, nella struttura specializzata di Ponzano dov’era ospite da quando, quasi 5 anni fa, era sopravvissuto a un gravissimo aneurisma, che lo aveva costretto in sedia a rotelle. Ma la malattia non era riuscita a spezzare la sua grandissima voglia di vivere, né ad intaccare la sua energia, e nemmeno la sua fibra, che aveva sorpreso anche i medici. Vastissimo il cordoglio, non solo a Treviso: Massimo Gazzola aveva una grandissima rete di amicizie.
Nipote dei Venerandi, titolari della notissima catena di discoteche e locali pubblici del Nordest, aveva studiato odontotecnica, e per un certo peridio aveva lavorato nei locali di famiglia, in particolare all’Odissea. Ma alla fine si era impegnato nel settore del mobile, lavorando alla Elmar, azienda di Biancade. E successivamente alla Sanagens a Sant’Antonino. Dopo il servizio militare aveva scelto di partecipare a una missione di pace in Africa. Fra le sue passioni, la pesca e la buona tavola. «Era un ragazzo buono, altruista, solare, benvoluto da tutti», è quanto dicono un po’ tutti.
Innumerevoli, da giorni, i messaggi in rete e gli attestati di cordoglio alla famiglia. Tutti ricordano la grandissima forza interiore di Massimo, la sua capacità di non arrendersi nella malattia e anche successivamente, nei lunghissimi giorni della riabilitazione, ma anche il coraggio nell’affrontare gli interventi e le terapie
Lascia nel dolore la compagna Barbara, l’amore di tutta una vita, mamma Maddalena, papà Paolo, la sorella Nives, il nipote Brando, gli altri parenti, i moltissimi amici.
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