Conegliano, ricompra la bici speciale rubata al ragazzo autistico
Imprenditore di Conegliano si fa commuovere dall’appello del quattordicenne: «La sua storia mi ha colpito, fatturate a me la Hugbike e speditegliela»

Prato. Ritrovato il tandem rubato al bambino autistico
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Un imprenditore regala il tandem al ragazzino derubato]]
CONEGLIANO. «Pronto? Fatturatela a me. Sì la Hugbike. La bicicletta dell’abbraccio per il ragazzino autistico di Prato. Non si può lasciare senza». Telefonata breve alla Fondazione Oltre il Labirinto che, con la società Oltre La Marca, produce tandem speciali per ragazzi e bambini con disabilità. L’imprenditore di Conegliano è turbato. Non ci crede che lunedì, nella giornata mondiale dell’autismo, un ladro sia entrato nel garage di una famiglia toscana e, in assenza di grandi bottini, abbia rubato la bici di un ragazzo autistico di 14 anni. Non ci crede, ma è deciso a restituirgli il suo (piccolo) mondo.
Le parole del ragazzino lo trafiggono. «Ridatemi la bici e il sorriso», è l’appello che lancia martedì mattina attraverso il profilo Facebook del padre. Una bacheca pubblica dove papà e figlio compaiono insieme sul tandem coi caschi gialli, giallissimi: il figlio davanti, impegnato a spingere sui pedali; il babbo dietro, al comando con il lunghissimo manubrio. Lo protegge in uno strano abbraccio di tubi, manopole, freni e copertoni. Gomma e metallo. Ventun chili di complicità. Scarso valore di mercato per i ricettatori, anche se il prezzo di acquisto è di 2.700 euro più Iva. Si sale a 3.900 più Iva se la pedalata è assistita. Quella che servirebbe ora al ragazzino che è cresciuto e in salita inizia a fare fatica con il tandem «normale».
Non sembra porsi troppo problemi di spesa l’imprenditore di Conegliano quando chiama Mario Paganessi, direttore della Fondazione Oltre il labirinto: «Voglio acquistare io la bici per quel ragazzino. Mi ha colpito troppo la sua storia, ma voglio restare anonimo. Fatturate la bici a me e poi speditegliela». Paganessi contatta il quotidiano “Il Tirreno” ieri nel primo pomeriggio. «Siete il mio tramite con la famiglia. Vorrei che informaste il padre che abbiamo trovato un donatore, che vuole restare anonimo. Si tratta di un imprenditore che sostiene iniziative della nostra fondazione, pur non avendo un figlio o un parente autistico. Lo fa perché condivide le nostre attività e per amicizia con il nostro presidente, Alberto Cais che è di Conegliano».
Dopo questa telefonata «siamo pronti a dare subito l’ordine ai nostri ragazzi di realizzare il tandem: una decina di giorni e il ragazzino avrà di nuovo il suo mezzo». Certo c’è sempre la possibilità che il ladro si penta e restituisca quello rubato. Magari è una possibilità remota. Ma in quel caso la famiglia potrebbe restituire la bici usata alla Fondazione Oltre il labirinto che ha molte persone in difficoltà da sostenere. Del resto, i genitori del ragazzino derubato stanno pensando a un’iniziativa del genere. Per raccogliere fondi e ricomprare il tandem, il padre Umberto aveva già deciso di organizzare il 14 aprile una corsa a Prato, in piazza Duomo: contributo minimo a partecipante 5 euro. E ora che ha saputo della donazione per il figlio ha deciso di mantenere l’iniziativa: la raccolta fondi, insomma, va avanti. «A questo punto», dice, «i soldi serviranno per comprare un altro tandem da regalare alla città per bambini che hanno lo stesso problema di mio figlio». Un problema assai diffuso, visti i messaggi e le offerte di aiuto che Umberto continua a ricevere in queste ore. La moglie è andata ospite a “La Vita in diretta”, lui andrà domani a un convegno a Rimini sull’autismo: «L’idea è trasformare un episodio negativo in un’occasione positiva. Partendo dal furto subito, ne approfitto per parlare delle famiglie che vivono il problema della disabilità e non sono sotto i riflettori».(il.bo.)
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